Una disamina degli epigrammi lunghi di Marziale dedicati al motivo dell’invito a cena viene finalizzata a riconsiderare la questione della loro riconoscibilità di genere. Dopo una breve rassegna della tradizione della vocatio ad cenam (da Catullo 13 all’epigramma di Filodemo per Pisone ai componimenti oraziani), si analizzano gli epigrammi V 78, X 48, X 52. Rispetto ai precedenti inviti a cena poetici, i testi di Marziale si differenziano per l’attenzione concreta e specifica al dettaglio delle vivande che saranno servite: un dato che trova confronti significativi nella satira romana fin da Lucilio. Sulla traccia del componimento di invito e della sua struttura tripartita (invito/menu/intrattenimento), Marziale innesta il dato ‘satirico’ e concreto di un’ampia lista di cibi: in questo modo ribadisce la scelta realistica e il legame privilegiato del suo epigramma con la satira ma, al tempo stesso, senza uscire dalla tradizione minore dell’invito a cena, il cui schema rimane ben riconoscibile. Trova conferma la tesi più generale che i componimenti lunghi di Marziale mantengono una chiara ‘dominante’ epigrammatica, evidente in dati di struttura quali la Ringkomposition o la battuta finale o, come nel caso qui esaminato, lo schema espositivo.

Cenabis belle. Rappresentazione e struttura negli inviti a cena di Marziale.

MERLI, Elena
2008-01-01

Abstract

Una disamina degli epigrammi lunghi di Marziale dedicati al motivo dell’invito a cena viene finalizzata a riconsiderare la questione della loro riconoscibilità di genere. Dopo una breve rassegna della tradizione della vocatio ad cenam (da Catullo 13 all’epigramma di Filodemo per Pisone ai componimenti oraziani), si analizzano gli epigrammi V 78, X 48, X 52. Rispetto ai precedenti inviti a cena poetici, i testi di Marziale si differenziano per l’attenzione concreta e specifica al dettaglio delle vivande che saranno servite: un dato che trova confronti significativi nella satira romana fin da Lucilio. Sulla traccia del componimento di invito e della sua struttura tripartita (invito/menu/intrattenimento), Marziale innesta il dato ‘satirico’ e concreto di un’ampia lista di cibi: in questo modo ribadisce la scelta realistica e il legame privilegiato del suo epigramma con la satira ma, al tempo stesso, senza uscire dalla tradizione minore dell’invito a cena, il cui schema rimane ben riconoscibile. Trova conferma la tesi più generale che i componimenti lunghi di Marziale mantengono una chiara ‘dominante’ epigrammatica, evidente in dati di struttura quali la Ringkomposition o la battuta finale o, come nel caso qui esaminato, lo schema espositivo.
2008
978-888317045-4
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