Il saggio, dopo una breve introduzione che richiama il tema della presenza straniera in Italia, affronta il caso dell’Abruzzo che è passato recentemente da terra di emigranti a regione di immigrazione. Inserito nel contesto geografico centro-orientale della penisola, il fenomeno migratorio rientra qui nel modello d’insediamento a prevalenza balcanica. I primi due gruppi nazionali, albanesi e macedoni, sono concentrati in gran parte nelle aree montane interne e occupati nel settore della pastorizia. Vi è poi una significativa incidenza dei nordafricani e una consistente comunità di senegalesi, dediti soprattutto al commercio ambulante e distribuiti principalmente sul litorale adriatico. Il mondo del lavoro, le necessità abitative, la distribuzione territoriale delle presenze, le dinamiche dell’illegalità e dell’integrazione, il ruolo della società civile e delle istituzioni segnalano l’esistenza di processi trasformativi in una regione in cui un’immigrazione mediamente giovane, ancora quantitativamente modesta e a carattere prevalentemente familiare, tende a divenire sempre più stabile e numerosa.

After a brief introduction referring to foreign presence in Italy, this essay deals with the case of Abruzzo, which has recently moved from being a land of migration to a land of immigration. Placed in the central-eastern geographical context of the Italian peninsula, the migration phenomenon is here prevalently of Balkan character. The two prevalent ethnic groups, Albanians and Macedonians, concentrate mainly in the mountain area of the interior and their main activity is as shepherds. There is also a noticeable presence of Northern Africans and a numerous community of Senegalese, mainly engaged in itinerant trade and mainly settled along the Adriatic coast. The world of labour, their needs of habitation, their distribution over the territory, their position respect to illegality and integration, the role of civil society and institutions show the presence of transformation processes in a region in which immigration of a young population on average, still quantitatively moderate and of mainly family character, tends to become increasingly stable and numerous.

Immigrazione e territorio in Abruzzo/Immigration and territory in the Abruzzo region

GAFFURI, LUIGI;
2003-01-01

Abstract

After a brief introduction referring to foreign presence in Italy, this essay deals with the case of Abruzzo, which has recently moved from being a land of migration to a land of immigration. Placed in the central-eastern geographical context of the Italian peninsula, the migration phenomenon is here prevalently of Balkan character. The two prevalent ethnic groups, Albanians and Macedonians, concentrate mainly in the mountain area of the interior and their main activity is as shepherds. There is also a noticeable presence of Northern Africans and a numerous community of Senegalese, mainly engaged in itinerant trade and mainly settled along the Adriatic coast. The world of labour, their needs of habitation, their distribution over the territory, their position respect to illegality and integration, the role of civil society and institutions show the presence of transformation processes in a region in which immigration of a young population on average, still quantitatively moderate and of mainly family character, tends to become increasingly stable and numerous.
2003
Il saggio, dopo una breve introduzione che richiama il tema della presenza straniera in Italia, affronta il caso dell’Abruzzo che è passato recentemente da terra di emigranti a regione di immigrazione. Inserito nel contesto geografico centro-orientale della penisola, il fenomeno migratorio rientra qui nel modello d’insediamento a prevalenza balcanica. I primi due gruppi nazionali, albanesi e macedoni, sono concentrati in gran parte nelle aree montane interne e occupati nel settore della pastorizia. Vi è poi una significativa incidenza dei nordafricani e una consistente comunità di senegalesi, dediti soprattutto al commercio ambulante e distribuiti principalmente sul litorale adriatico. Il mondo del lavoro, le necessità abitative, la distribuzione territoriale delle presenze, le dinamiche dell’illegalità e dell’integrazione, il ruolo della società civile e delle istituzioni segnalano l’esistenza di processi trasformativi in una regione in cui un’immigrazione mediamente giovane, ancora quantitativamente modesta e a carattere prevalentemente familiare, tende a divenire sempre più stabile e numerosa.
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.
Pubblicazioni consigliate

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11697/4774
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact