Dopo aver fornito la definizione di infezione postoperatoria gli Autori riportano la classificazione NAS-NCR, che divide gli interventi chirurgici in 4 categorie: (1) chirurgia pulita; (2) chirurgia pulito-contaminata; (3) chirurgia contaminata e (4) chirurgia sporca. Tale impostazione e il relativo rischio di complicanze infettive post-operatorie vengono riferiti alla patologia ORL. I fattori che influenzano tale rischio hanno duplice natura: microbica e non microbica. Questi ultimi a loro volta possono essere inerenti al paziente oppure al tipo di intervento. Gli Autori ritengono, in accordo con la recente letteratura, che nella chirurgia pulita, rappresentata ad esempio da interventi su tiroide o su ghiandole salivari, timpanotomia esplorativa, stapedoplastica ecc., l’uso dell’antibiotico-profilassi non sia necessario in vista della bassa incidenza di complicanze settiche. Fanno eccezione i casi di pazienti a rischio di endocarditi o di malattie metafocali o portatori di deficit immunologici o di gravi carenza nutrizionali. Gli Autori discutono infine le modalità di scelta e di somministrazione temporale dell’antibiotico in caso di necessità

The Authors define the meaning of post-operative infections and then report the NAS-NCR stratifications of operations into 4 cathegories: (1) clean surgery; (2) clean-contamined surgery, (3) contamined surgery and (4) dirty surgery. This formulation and the relative risk of post-operative infective complications are referred to the ENT district pathology. The factors capable of influencing this risk can be microbial and not microbial factors. The latters on turn can be inherent in the patient or the kind of operation. According to the recent literature, the Autors think that the use of antibiotic profilaxis is not necessary in clen surgery (for example thyroid operations, salivary glands operations, explorative tympanotomy, stapedoplasty etc..) because of the low incidence of septic complications. This is true with the exception of patients at risk of endocarditis or metafocal diseases or suffering from immunological deficit or malnutrition. Finally the Autors discuss the procedure of choice and temporal administration of the anitbiotis when it is necessary.

"Is the antibiotic prophylaxis indicated during "clean" surgery in the ENT district?"

LAURIELLO, MARIA;VETUSCHI, ANTONELLA;
1990-01-01

Abstract

The Authors define the meaning of post-operative infections and then report the NAS-NCR stratifications of operations into 4 cathegories: (1) clean surgery; (2) clean-contamined surgery, (3) contamined surgery and (4) dirty surgery. This formulation and the relative risk of post-operative infective complications are referred to the ENT district pathology. The factors capable of influencing this risk can be microbial and not microbial factors. The latters on turn can be inherent in the patient or the kind of operation. According to the recent literature, the Autors think that the use of antibiotic profilaxis is not necessary in clen surgery (for example thyroid operations, salivary glands operations, explorative tympanotomy, stapedoplasty etc..) because of the low incidence of septic complications. This is true with the exception of patients at risk of endocarditis or metafocal diseases or suffering from immunological deficit or malnutrition. Finally the Autors discuss the procedure of choice and temporal administration of the anitbiotis when it is necessary.
1990
Dopo aver fornito la definizione di infezione postoperatoria gli Autori riportano la classificazione NAS-NCR, che divide gli interventi chirurgici in 4 categorie: (1) chirurgia pulita; (2) chirurgia pulito-contaminata; (3) chirurgia contaminata e (4) chirurgia sporca. Tale impostazione e il relativo rischio di complicanze infettive post-operatorie vengono riferiti alla patologia ORL. I fattori che influenzano tale rischio hanno duplice natura: microbica e non microbica. Questi ultimi a loro volta possono essere inerenti al paziente oppure al tipo di intervento. Gli Autori ritengono, in accordo con la recente letteratura, che nella chirurgia pulita, rappresentata ad esempio da interventi su tiroide o su ghiandole salivari, timpanotomia esplorativa, stapedoplastica ecc., l’uso dell’antibiotico-profilassi non sia necessario in vista della bassa incidenza di complicanze settiche. Fanno eccezione i casi di pazienti a rischio di endocarditi o di malattie metafocali o portatori di deficit immunologici o di gravi carenza nutrizionali. Gli Autori discutono infine le modalità di scelta e di somministrazione temporale dell’antibiotico in caso di necessità
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