Sono stati studiati 10 pazienti affetti da tumori di tipo carcinoma spinocellulare localizzati a livello del distretto oro-maxillo-facciale. Lo staging, condotto sia con Tomografia Computerizzata (TC) che con Risonanza Magnetica (RM), ha mostrato in tutti i casi uno stadio T3-T4 con localizzazioni metastatiche loco-regionali. Tutti i pazienti sono stati sottoposti a trattamento polichemioterapico pre-chirurgico. Nella definizione dello stadio, la RM si è mostrata superiore alla TC in 3 casi su 10 mentre nei restanti 7 gli esami hanno mostrato uguale accuratezza: La RM, utilizzata nel follow-up, ha permesso di valutare l’effetto della chemioterapia mostrando la regressione della massa tumorale e la comparsa di aree di necrosi, con un ritorno nei limiti della operabilità in 9 casi mentre in 1 paziente si è evidenziata al contrario progressione della neoplasia. In tutti e dieci i casi è stata effettuata una misura dei temopi di rilassamento T1 e T2 dei pezzi bioptici utilizzando spettrometri da laboratorio; ali misure, non significative, non permettono di correlare le informazioni RM con il grading istopatologico.

Ruolo della Risonanza Magnetica (RM) nello staging e nel follow-up post-chemioterapico dei tumori maligni maxillo-facciali

MASCIOCCHI, CARLO;CUTILLI, Tommaso;
1988-01-01

Abstract

Sono stati studiati 10 pazienti affetti da tumori di tipo carcinoma spinocellulare localizzati a livello del distretto oro-maxillo-facciale. Lo staging, condotto sia con Tomografia Computerizzata (TC) che con Risonanza Magnetica (RM), ha mostrato in tutti i casi uno stadio T3-T4 con localizzazioni metastatiche loco-regionali. Tutti i pazienti sono stati sottoposti a trattamento polichemioterapico pre-chirurgico. Nella definizione dello stadio, la RM si è mostrata superiore alla TC in 3 casi su 10 mentre nei restanti 7 gli esami hanno mostrato uguale accuratezza: La RM, utilizzata nel follow-up, ha permesso di valutare l’effetto della chemioterapia mostrando la regressione della massa tumorale e la comparsa di aree di necrosi, con un ritorno nei limiti della operabilità in 9 casi mentre in 1 paziente si è evidenziata al contrario progressione della neoplasia. In tutti e dieci i casi è stata effettuata una misura dei temopi di rilassamento T1 e T2 dei pezzi bioptici utilizzando spettrometri da laboratorio; ali misure, non significative, non permettono di correlare le informazioni RM con il grading istopatologico.
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