Obiettivo del lavoro è descrivere l’andamento dell’incidenza del morbillo in Abruzzo e, in particolare, nel territorio della ASL 04 di L’Aquila, in seguito all’attuazione di campagne vaccinali di recupero dei suscettibili. Il sistema utilizzato viene definito catch – up, e consiste nel vaccinare tutti quei soggetti sfuggiti alla vaccinazione routinaria dopo il compimento dell’anno di vita. E’stato articolato con modalità diverse, che vanno dalla chiamata e sollecito telefonico all’offerta della vaccinazione MPR nel corso degli altri appuntamenti vaccinali. I dati sui casi di malattia sono relativi al flusso delle notifiche obbligatorie delle malattie infettive per il periodo 1988 – 2002 reperiti consultando fonti diverse. I risultati ottenuti mostrano non solo una diminuzione d’incidenza in tutto il territorio ma anche uno spostamento dell’età media d’insorgenza intorno ai 16 anni e la possibilità quindi di raggiungere, con la somministrazione della seconda dose, livelli di copertura tali da rendere possibile il controllo della malattia nel territorio.
Epidemiologia del morbillo a L’Aquila negli anni 1988 – 2002
SCATIGNA, MARIA;GIULIANI, Anna Rita;FABIANI, Leila
2004-01-01
Abstract
Obiettivo del lavoro è descrivere l’andamento dell’incidenza del morbillo in Abruzzo e, in particolare, nel territorio della ASL 04 di L’Aquila, in seguito all’attuazione di campagne vaccinali di recupero dei suscettibili. Il sistema utilizzato viene definito catch – up, e consiste nel vaccinare tutti quei soggetti sfuggiti alla vaccinazione routinaria dopo il compimento dell’anno di vita. E’stato articolato con modalità diverse, che vanno dalla chiamata e sollecito telefonico all’offerta della vaccinazione MPR nel corso degli altri appuntamenti vaccinali. I dati sui casi di malattia sono relativi al flusso delle notifiche obbligatorie delle malattie infettive per il periodo 1988 – 2002 reperiti consultando fonti diverse. I risultati ottenuti mostrano non solo una diminuzione d’incidenza in tutto il territorio ma anche uno spostamento dell’età media d’insorgenza intorno ai 16 anni e la possibilità quindi di raggiungere, con la somministrazione della seconda dose, livelli di copertura tali da rendere possibile il controllo della malattia nel territorio.Pubblicazioni consigliate
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