A seguito del sisma del 6 Aprile 2009 la Fortezza Spagnola dell'Aquila ha riportato gravi danni che hanno compromesso l'agibilità e la sicurezza strutturale. Tra questi danneggiamenti significativo è stato l'innesco del ribaltamento di una delle facciate del cortile interno: in particolare gli elementi che hanno manifestato le maggiori criticità sono i pilastri in blocchi di travertino del porticato al piano terra. Questi hanno subito lo schiacciamento in corrispondenza del centro di rotazione e la conseguente apertura dei giunti sul lato opposto. Al fine di un miglioramento sismico di tale facciata, e con l'intento di recuperare il fuori piombo generato dal meccanismo di ribaltamento, si è studiato un sistema di tirantature attivo dove, per limitare l'invasività dell'intervento, si è proposto un ancoraggio mediante barre pultruse iniettate in fori ciechi. E' stato elaborato un modello FEM con l'impiego di elementi tridimensionali "brick" rappresentativi dei blocchi di pietra e superfici di contatto che schematizzano i giunti di malta. La bontà del modello è stata convalidata attraverso il confronto tra i risultati dell'analisi non lineare e l'effettivo danno riscontrato. Partendo dallo stato di danneggiamento della struttura sono stati modellati gli interventi di tirantatura: è stata condotta un'ulteriore analisi per fasi di intervento, dimostrando la possibilità del recupero del fuori piombo e del miglioramento sismico complessivo.

Forte Spagnolo dell'Aquila: proposta per il recupero del fuori piombo della facciata del cortile interno

DI FABIO, FRANCO;TOTANI, MATTEO
2015-01-01

Abstract

A seguito del sisma del 6 Aprile 2009 la Fortezza Spagnola dell'Aquila ha riportato gravi danni che hanno compromesso l'agibilità e la sicurezza strutturale. Tra questi danneggiamenti significativo è stato l'innesco del ribaltamento di una delle facciate del cortile interno: in particolare gli elementi che hanno manifestato le maggiori criticità sono i pilastri in blocchi di travertino del porticato al piano terra. Questi hanno subito lo schiacciamento in corrispondenza del centro di rotazione e la conseguente apertura dei giunti sul lato opposto. Al fine di un miglioramento sismico di tale facciata, e con l'intento di recuperare il fuori piombo generato dal meccanismo di ribaltamento, si è studiato un sistema di tirantature attivo dove, per limitare l'invasività dell'intervento, si è proposto un ancoraggio mediante barre pultruse iniettate in fori ciechi. E' stato elaborato un modello FEM con l'impiego di elementi tridimensionali "brick" rappresentativi dei blocchi di pietra e superfici di contatto che schematizzano i giunti di malta. La bontà del modello è stata convalidata attraverso il confronto tra i risultati dell'analisi non lineare e l'effettivo danno riscontrato. Partendo dallo stato di danneggiamento della struttura sono stati modellati gli interventi di tirantatura: è stata condotta un'ulteriore analisi per fasi di intervento, dimostrando la possibilità del recupero del fuori piombo e del miglioramento sismico complessivo.
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