Immanenza assoluta. Il senso metafisico dell'operazione tecnica in Gilbert Suimondon

La domanda metafisica, che fa da sfondo alla riflessione di Simondon (e alla fondazione di una materialismo speculativo), è la questione sollevata nel nono libro della Metafisica di Aristotele. L’energheia – si chiede Aristotele - è solo kata kinesin oppure c’è un senso dell’energheia che “va oltre” (epi pleion) i significati relativi al movimento? I significati relativi al movimento sono potenza-atto, contingenza, riferimento al mobile, mancanza, desiderio, finitezza. Se fosse dato, come Aristotele ritiene, un senso “ulteriore” dell’energheia, l'attività si libererebbe dal dominio di questi significati. “Attività”, va ricordato, è la traduzione più fedele del celebre lemma aristotelico. Una rinnovata comprensione del processo di individuazione, quale è quella tentata da Simondon, in grado di liberarla dallo schema ileomorfico, implicherebbe allora, sul piano metafisico, una emancipazione dell’energheia dalla struttura della kinesis (movimento).