Le attività antropiche (utilizzo di combustibili fossili) contribuiscono in modo significativo alle emissioni di inquinanti atmosferici rilevanti per la qualità dell’aria locale e/o il clima globale, in particolare CO2, CH4, CO, NOx, O3, PM (cioè aerosol, prevalentemente carbonacei e solforici). I pollini e le spore rappresentano una frazione significativa del PM atmosferico, la vegetazione inoltre emette grandi quantità di composti organici volatili (BVOC) alcuni dei quali, una volta ossidati, tendono a formare aerosol organici secondari. Il sito della città dell’Aquila (700 m s.l.m) è stato da diversi anni ampiamente monitorato attraverso campagne di analisi di inquinanti condotte in parallelo e l’integrazione dell’analisi biofisica dello strato limite dell’atmosfera rappresenta un esempio della complessità nell’interpretazione dei fenomeni naturali.
IL MONITORAGGIO BIOFISICO DELL’ATMOSFERA NELLA CITTÀ DI L’AQUILA, UN ESEMPIO DI ANALISI MULTIDISCIPLINARE
PACE, Loretta Giuseppina;ARRIZZA, LORENZO;
2015-01-01
Abstract
Le attività antropiche (utilizzo di combustibili fossili) contribuiscono in modo significativo alle emissioni di inquinanti atmosferici rilevanti per la qualità dell’aria locale e/o il clima globale, in particolare CO2, CH4, CO, NOx, O3, PM (cioè aerosol, prevalentemente carbonacei e solforici). I pollini e le spore rappresentano una frazione significativa del PM atmosferico, la vegetazione inoltre emette grandi quantità di composti organici volatili (BVOC) alcuni dei quali, una volta ossidati, tendono a formare aerosol organici secondari. Il sito della città dell’Aquila (700 m s.l.m) è stato da diversi anni ampiamente monitorato attraverso campagne di analisi di inquinanti condotte in parallelo e l’integrazione dell’analisi biofisica dello strato limite dell’atmosfera rappresenta un esempio della complessità nell’interpretazione dei fenomeni naturali.Pubblicazioni consigliate
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