Questo volume intende richiamare l’attenzione sull’importanza di educare gli adulti all’ascolto dell’infanzia e dell’adolescenza come espressione di principi e contesti che definiscono i diritti materiali e immateriali dei bambini e degli adolescenti e gli ideali che li fondano. Al fine di riflettere sulle difficoltà che impediscono una concreta messa in opera del diritto dei bambini e degli adolescenti ad essere ascoltati, l’opera si colloca all’interno di un dibattito – che non cessa mai di rifiorire – in linea con gli orientamenti legati alle politiche nazionali e internazionali sull’infanzia e sull’adolescenza, assumendo di volta in volta il punto vista delle istituzioni che se ne occupano. L’ascolto, nella prospettiva educativa, aiuta a guardare alle infanzie e alle adolescenze deprivate, a quelle della conoscenza, delle credenze, dell’arte, del diritto, del costume e di qualsiasi altro aspetto le riguardi, esprimendo una “cultura” capace di innovare i propri insiemi strutturati di significati, contenuti in simboli e concezioni per mezzo dei quali si costruisce la conoscenza e la concezione stessa dell’infanzia e dell’adolescenza, le quali si caratterizzano in modi molto diversi rispetto a contesti e ad ambienti specifici. La “capacità di ascoltare” viene qui intesa come una competenza chiave dell’educazione, che impedisce all’adulto di costruirsi idee preformate sui bambini e sugli adolescenti e sulle loro opinioni o di riferirsi soltanto ad esigenze astratte del sapere e della cultura, consentendogli invece di esplorare i modi in cui essi percepiscono il mondo e comunicano le proprie idee in una maniera significativa per loro. I contributi ribadiscono con forza la necessità di promuovere il “diritto all’ascolto” di bambini e adolescenti come premessa indispensabile per l’educazione di domani, la quale rappresenta una scommessa per l’uomo e per il suo futuro.
L’ascolto nei contesti educativi. L’infanzia e l’adolescenza tra competenze e diritti
NUZZACI, Antonella
2017-01-01
Abstract
Questo volume intende richiamare l’attenzione sull’importanza di educare gli adulti all’ascolto dell’infanzia e dell’adolescenza come espressione di principi e contesti che definiscono i diritti materiali e immateriali dei bambini e degli adolescenti e gli ideali che li fondano. Al fine di riflettere sulle difficoltà che impediscono una concreta messa in opera del diritto dei bambini e degli adolescenti ad essere ascoltati, l’opera si colloca all’interno di un dibattito – che non cessa mai di rifiorire – in linea con gli orientamenti legati alle politiche nazionali e internazionali sull’infanzia e sull’adolescenza, assumendo di volta in volta il punto vista delle istituzioni che se ne occupano. L’ascolto, nella prospettiva educativa, aiuta a guardare alle infanzie e alle adolescenze deprivate, a quelle della conoscenza, delle credenze, dell’arte, del diritto, del costume e di qualsiasi altro aspetto le riguardi, esprimendo una “cultura” capace di innovare i propri insiemi strutturati di significati, contenuti in simboli e concezioni per mezzo dei quali si costruisce la conoscenza e la concezione stessa dell’infanzia e dell’adolescenza, le quali si caratterizzano in modi molto diversi rispetto a contesti e ad ambienti specifici. La “capacità di ascoltare” viene qui intesa come una competenza chiave dell’educazione, che impedisce all’adulto di costruirsi idee preformate sui bambini e sugli adolescenti e sulle loro opinioni o di riferirsi soltanto ad esigenze astratte del sapere e della cultura, consentendogli invece di esplorare i modi in cui essi percepiscono il mondo e comunicano le proprie idee in una maniera significativa per loro. I contributi ribadiscono con forza la necessità di promuovere il “diritto all’ascolto” di bambini e adolescenti come premessa indispensabile per l’educazione di domani, la quale rappresenta una scommessa per l’uomo e per il suo futuro.Pubblicazioni consigliate
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