Il saggio intende riprendere la riflessione sul ruolo degli intellettuali in chiave politico-pedagogica all’interno dell’attuale società post-moderna e ultra capitalistica. Si vuole proporre in merito il ritorno dell’intellettuale engagé attraverso le tesi di Antonio Gramsci per un verso, Paulo Freire dall’altro e tornando a ristabilire un legame imprescindibile tra pedagogia e politica. A tal fine la narrazione autobiografica potrebbe essere un valido strumento se concepito “politicamente”, direbbe Gramsci, in quanto tensione morale costruttiva di sé e del processo storico. La narrazione della propria esperienza diventa racconto e il racconto di sé diventa storia: l’autoanalisi è al contempo individuale e collettiva. Ed è proprio così che si intende aprire una riflessione sui risvolti politici del congegno narrativo a due livelli, individuale e sociale.
Il ruolo pedagogico-politico degli intellettuali. La narrazione autobiografica come processo di coscientizzazione da Gramsci a Freire
Silvia Nanni
2013-01-01
Abstract
Il saggio intende riprendere la riflessione sul ruolo degli intellettuali in chiave politico-pedagogica all’interno dell’attuale società post-moderna e ultra capitalistica. Si vuole proporre in merito il ritorno dell’intellettuale engagé attraverso le tesi di Antonio Gramsci per un verso, Paulo Freire dall’altro e tornando a ristabilire un legame imprescindibile tra pedagogia e politica. A tal fine la narrazione autobiografica potrebbe essere un valido strumento se concepito “politicamente”, direbbe Gramsci, in quanto tensione morale costruttiva di sé e del processo storico. La narrazione della propria esperienza diventa racconto e il racconto di sé diventa storia: l’autoanalisi è al contempo individuale e collettiva. Ed è proprio così che si intende aprire una riflessione sui risvolti politici del congegno narrativo a due livelli, individuale e sociale.Pubblicazioni consigliate
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