Metallic structure represents, for the development of domes in Italy, a revolutionary turning point. Since the nineteenth century the traditional image of this particular covering, turns in favour ofnew features which emphasize trasparency and lightness, as shown by significant buildings such as the Massimo and Politeama theaters in Palermo and the urban galleries ”Vittorio Emanuele ll”and ”Umberto l’,’ respectively in Milan and Naples. In the nineteenth century metal domes are mainly made of cast iron, with few iron elements and the use of traditional static and constructive schemes; however in the late twentieth century the will to take advantage of steel properties leads to the introduction of newly developed structural and technological systems. Their experimental use is relevant for the construction of important Italian buildings such as the Palasport of Genoa, the ”Bolla” on the Lingotto in Turin and the Biosphere in the Genoa port - which show challenges that must be faced by new domes of the third millennium and that are based on the research of an extreme morphological complexity and a technological flexibility, achievable via contemporary production systems.
Il contributo propone una riflessione sull’evoluzione tecnica delle cupole in Italia, a seguito dell’introduzione dello scheletro metallico. A partire dall’Ottocento l'aspetto tradizionale di questo particolare elemento di copertura muta infatti, a favore di nuovi caratteri distintivi che declinano i temi della trasparenza e della leggerezza, come evidente in alcune realizzazioni tra cui i teatri palermitani Massimo e Politeama e le gallerie Vittorio Emanuele ll e Umberto I, rispettivamente a Milano e Napoli. Se la cupola metallica ottocentesca ricorre alla ghisa e, solo per alcuni elementi, al ferro, reiterando schemi statici della tradizione, la volontà di sfruttare le proprietà dell’acciaio, apre nel secondo Novecento all’introduzione di sistemi resistenti di nuova concezione e avvia una sperimentazione tecnologica che approda ad esperienze significative, quali il Palasport di Genova, la Bolla sul Lingotto di Torino e la Biosfera sul porto genovese punto di svolta che apre a nuove sfide raccolte dalle cupole del terzo millennio, improntate alla ricerca di una complessità morfologica esasperata e di una flessibilità tecnologica, perseguita mediante le potenzialità dei sistemi di produzione contemporanei.
Titolo: | Acciaio e sisma 1908-1918. Brevetti per la residenza in Italia |
Autori: | |
Data di pubblicazione: | 2015 |
Rivista: | |
Handle: | http://hdl.handle.net/11697/14030 |
Appare nelle tipologie: | 1.1 Articolo in rivista |