Il problema conoscitivo indagato nasce dall’esigenza della scuola italiana, caratterizzata dalla full inclusion, di un’organizzazione flessibile della didattica anche in relazione alla presenza di allievi con Bisogni Educativi Speciali (Rapporto Warnock, 1978; OCSE, 1995; UNESCO 1997; Ianes, 2005; MIUR, 2013). Una scuola, dunque, in grado di tradurre le finalità inclusive in aspetti organizzativi e metodologico-didattici (Chiappetta Cajola, 2013, 2014). Nella cornice educativa inclusiva, il problema affronta specificamente la forte incidenza, nelle classi, di allievi con disturbi specifici di apprendimento (ISTAT, 2015). Il lavoro di ricerca a carattere teorico-esplorativo (Lumbelli, 1980, 2006; Lucisano, Salerni 2012; McMillan, & Schumacher, 2013) che ne è conseguito, è volto ad indagare le modalità con cui viene favorita l’acquisizione di un personale metodo di studio, da parte di ciascun allievo con DSA e dell’intera classe, nella scuola primaria e nella scuola secondaria di primo grado. Dai fondamenti teorici che indicano il metodo di studio come “prima misura compensativa” (Cornoldi, Tressoldi, Tretti, Vio 2010) si origina la riflessione sulla responsabilità degli insegnanti e sulla necessità di supportare le famiglie di tali allievi (Legge 170/2010; MIUR, 2011). In particolare, la ricerca indaga quattro dimensioni relative al metodo di studio: la gestione delle emozioni (motivazione, accettazione degli strumenti compensativi e delle misure dispensative, da parte degli alunni della classe e degli allievi con DSA, atteggiamenti degli insegnanti); le strategie cognitive e di apprendimento; la pianificazione e l’organizzazione del lavoro; le scelte inclusive della scuola. Inoltre, vengono presi in esame i fattori ambientali (WHO, 2007) specifici di ciascun contesto scolastico considerato, al fine di far emergere la significatività dell’interazione tra la condizione individuale e l’ambiente circostante di vita per il successo formativo.

Il Metodo di studio come «prima misura compensativa» per l’inclusione degli allievi con DSA. Una ricerca esplorativa sulla promozione del metodo di studio

Traversetti, M.
2016-01-01

Abstract

Il problema conoscitivo indagato nasce dall’esigenza della scuola italiana, caratterizzata dalla full inclusion, di un’organizzazione flessibile della didattica anche in relazione alla presenza di allievi con Bisogni Educativi Speciali (Rapporto Warnock, 1978; OCSE, 1995; UNESCO 1997; Ianes, 2005; MIUR, 2013). Una scuola, dunque, in grado di tradurre le finalità inclusive in aspetti organizzativi e metodologico-didattici (Chiappetta Cajola, 2013, 2014). Nella cornice educativa inclusiva, il problema affronta specificamente la forte incidenza, nelle classi, di allievi con disturbi specifici di apprendimento (ISTAT, 2015). Il lavoro di ricerca a carattere teorico-esplorativo (Lumbelli, 1980, 2006; Lucisano, Salerni 2012; McMillan, & Schumacher, 2013) che ne è conseguito, è volto ad indagare le modalità con cui viene favorita l’acquisizione di un personale metodo di studio, da parte di ciascun allievo con DSA e dell’intera classe, nella scuola primaria e nella scuola secondaria di primo grado. Dai fondamenti teorici che indicano il metodo di studio come “prima misura compensativa” (Cornoldi, Tressoldi, Tretti, Vio 2010) si origina la riflessione sulla responsabilità degli insegnanti e sulla necessità di supportare le famiglie di tali allievi (Legge 170/2010; MIUR, 2011). In particolare, la ricerca indaga quattro dimensioni relative al metodo di studio: la gestione delle emozioni (motivazione, accettazione degli strumenti compensativi e delle misure dispensative, da parte degli alunni della classe e degli allievi con DSA, atteggiamenti degli insegnanti); le strategie cognitive e di apprendimento; la pianificazione e l’organizzazione del lavoro; le scelte inclusive della scuola. Inoltre, vengono presi in esame i fattori ambientali (WHO, 2007) specifici di ciascun contesto scolastico considerato, al fine di far emergere la significatività dell’interazione tra la condizione individuale e l’ambiente circostante di vita per il successo formativo.
2016
978-88-6760-392-3
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