Il monitoraggio del consumo di suolo negli ultimi anni è sempre più preciso e dettagliato grazie a migliori tecnologie che consentono l’acquisizione e la disponibilità di dati gratuiti, facilmente accessibili e con risoluzione elevata. Ciò nonostante resta aperto il problema centrale del controllo del fenomeno, già da tempo ritenuto patologico nelle sue fisionomie e dimensioni attuali, per mitigarlo/invertirlo in modo da raggiungere gli obiettivi di contenimento fissati dagli indirizzi internazionali per il 2030. Per ottenere questi risultati è certamente necessaria una decisa azione normativa, ma anche affiancata da processi di individuazione di soglie e limiti di riferimento entro i quali regolare lo sviluppo delle attività trasformative programmate dagli enti territoriali. Un parametro dedicato a questo fine è stato proposto nel 2015 dalla Agenda Globale per lo sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite e, con la denominazione di “Ratio of land consumption rate to population growth rate” (LCRPGR) si prefigge di monitorare il rapporto tra l’entità dello sviluppo urbano e le dinamiche demografiche in unità spaziali-amministrative allo scopo di agganciare la crescita delle parti urbanizzate alle reali credenziali evolutive delle popolazioni. Il lavoro propone una sperimentazione ricognitiva mirata alla ricerca di soglie del LCRPGR utilizzabili in normativa in relazione agli indicatori di qualità della vita ripetutamente calcolati per l’Italia a livello provinciale.
Controllo integrato delle dinamiche urbane e demografiche un complesso problema di cut-off
Bernardino Romano
Conceptualization
;Francesco ZulloData Curation
;Lucia SaganeitiSoftware
;Cristina MontaldiInvestigation
2022-01-01
Abstract
Il monitoraggio del consumo di suolo negli ultimi anni è sempre più preciso e dettagliato grazie a migliori tecnologie che consentono l’acquisizione e la disponibilità di dati gratuiti, facilmente accessibili e con risoluzione elevata. Ciò nonostante resta aperto il problema centrale del controllo del fenomeno, già da tempo ritenuto patologico nelle sue fisionomie e dimensioni attuali, per mitigarlo/invertirlo in modo da raggiungere gli obiettivi di contenimento fissati dagli indirizzi internazionali per il 2030. Per ottenere questi risultati è certamente necessaria una decisa azione normativa, ma anche affiancata da processi di individuazione di soglie e limiti di riferimento entro i quali regolare lo sviluppo delle attività trasformative programmate dagli enti territoriali. Un parametro dedicato a questo fine è stato proposto nel 2015 dalla Agenda Globale per lo sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite e, con la denominazione di “Ratio of land consumption rate to population growth rate” (LCRPGR) si prefigge di monitorare il rapporto tra l’entità dello sviluppo urbano e le dinamiche demografiche in unità spaziali-amministrative allo scopo di agganciare la crescita delle parti urbanizzate alle reali credenziali evolutive delle popolazioni. Il lavoro propone una sperimentazione ricognitiva mirata alla ricerca di soglie del LCRPGR utilizzabili in normativa in relazione agli indicatori di qualità della vita ripetutamente calcolati per l’Italia a livello provinciale.File | Dimensione | Formato | |
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