In questo saggio vengono analizzate, per la prima volta in maniera completa e approfondita, i testimoni unici presenti nel “Cancionero Musical 7-1-28 de la Colombina”, un corpus di grande interesse e rilevanza. Dal punto di vista tematico predominano i tradizionali temi cancioneriles, ossia, e secondo la classificazione di Hernando del Castillo, “cosas de amores”, “cosas de devoción” e “cosas de burlas provocantes a risa”. In questo senso, circa la metà dei testi pertinenti al filone amoroso cortigiano sono unica, e figurano prevalentemente nella prima metà del codice. Nella maggiore parte di essi predominano i temi e i motivi più significativi dell’amore cortese. Per quanto riguarda il filone religioso, va ricordato che dodici dei quattordici brani religiosi del repertorio iberico della Colombina sono unica. Nella maggior parte si tratta di componimenti anonimi, in cui prevalgono quelli dedicati alla Natività. Occorre sottolineare, infatti, che il codice sivigliano trasmette una delle più antiche raccolte di villancicos navideños di cui si conservi il testo poetico e il rivestimento musicale, caratteristica che lo rende particolarmente interessante, principalmente come prova delle incipienti attestazioni di un genere che cominciava ad affermarsi, piuttosto che per il valore letterario intrinseco delle piezas, construite intorno a un limitato numero di modelli. Ma la sezione più significativa degli unica è rappresentata dai testi che appartengono alla cosiddetta lirica tradicional o popular, conservata anche grazie alla tradizione dei canzonieri musicali, scevra dalle manipolazioni e riadattamenti che subiranno in seguito alcune piezas di questo genere per l’influsso della moda popularizante cinquecentesca. Questo filone è composto sia di piezas di carattere amoroso (solo un paio sono pronunciati da voci maschili, 71-3 e 58; le altre sono messe in bocca a voci femminili, secondo una moda predominante nel filone popolare), che di tono ironico, sia di tipo burlesco-festivo, sia più marcatamente satiriche. Si tratta in tutto di quindici brani, di cui otto fanno parte delle ensaladas 71 e 86. In questo lavoro si offre inoltre una lettura originale di alcuni famosi brani: Non puedo dexar (86.1) e Cúlpanme mezquina (86.2) come i due pannelli di un medesimo dittico; e una nuova interpretazione di Pínguele, rrespínguete (70), di Triana, che ruota intorno al tema del marito, in questo caso non geloso ma cornuto, e di Que non sé filar (86.3), in cui la satira si abbina alla misoginia in chiave bacchica.
"Unica"
Ester Cicchetti
Membro del Collaboration Group
;Maria Josefa Flores
;
2022-01-01
Abstract
In questo saggio vengono analizzate, per la prima volta in maniera completa e approfondita, i testimoni unici presenti nel “Cancionero Musical 7-1-28 de la Colombina”, un corpus di grande interesse e rilevanza. Dal punto di vista tematico predominano i tradizionali temi cancioneriles, ossia, e secondo la classificazione di Hernando del Castillo, “cosas de amores”, “cosas de devoción” e “cosas de burlas provocantes a risa”. In questo senso, circa la metà dei testi pertinenti al filone amoroso cortigiano sono unica, e figurano prevalentemente nella prima metà del codice. Nella maggiore parte di essi predominano i temi e i motivi più significativi dell’amore cortese. Per quanto riguarda il filone religioso, va ricordato che dodici dei quattordici brani religiosi del repertorio iberico della Colombina sono unica. Nella maggior parte si tratta di componimenti anonimi, in cui prevalgono quelli dedicati alla Natività. Occorre sottolineare, infatti, che il codice sivigliano trasmette una delle più antiche raccolte di villancicos navideños di cui si conservi il testo poetico e il rivestimento musicale, caratteristica che lo rende particolarmente interessante, principalmente come prova delle incipienti attestazioni di un genere che cominciava ad affermarsi, piuttosto che per il valore letterario intrinseco delle piezas, construite intorno a un limitato numero di modelli. Ma la sezione più significativa degli unica è rappresentata dai testi che appartengono alla cosiddetta lirica tradicional o popular, conservata anche grazie alla tradizione dei canzonieri musicali, scevra dalle manipolazioni e riadattamenti che subiranno in seguito alcune piezas di questo genere per l’influsso della moda popularizante cinquecentesca. Questo filone è composto sia di piezas di carattere amoroso (solo un paio sono pronunciati da voci maschili, 71-3 e 58; le altre sono messe in bocca a voci femminili, secondo una moda predominante nel filone popolare), che di tono ironico, sia di tipo burlesco-festivo, sia più marcatamente satiriche. Si tratta in tutto di quindici brani, di cui otto fanno parte delle ensaladas 71 e 86. In questo lavoro si offre inoltre una lettura originale di alcuni famosi brani: Non puedo dexar (86.1) e Cúlpanme mezquina (86.2) come i due pannelli di un medesimo dittico; e una nuova interpretazione di Pínguele, rrespínguete (70), di Triana, che ruota intorno al tema del marito, in questo caso non geloso ma cornuto, e di Que non sé filar (86.3), in cui la satira si abbina alla misoginia in chiave bacchica.Pubblicazioni consigliate
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