Negli anni Venti e Trenta, il fascismo fece un ampio uso propagandistico delle rovine romane della Libia, che in questo saggio vengono analizzate a partire dalla loro presenza in vari dispositivi comunicativi: in primis le pellicole dell'Istituto Luce che celebravano la grandezza di Roma sulla "quarta" sponda del Mediterraneo. Il saggio si confronta con questi materiali filmici, confrontandoli con altri tipi di supporti, capaci di attivare processi di rispecchiamento per quanti erano chiamati, in colonia, a riconoscersi come eredi dell'Impero.
Roma in colonia. Resti e reperti della romanità nella Libia fascista
S. Troilo
2022-01-01
Abstract
Negli anni Venti e Trenta, il fascismo fece un ampio uso propagandistico delle rovine romane della Libia, che in questo saggio vengono analizzate a partire dalla loro presenza in vari dispositivi comunicativi: in primis le pellicole dell'Istituto Luce che celebravano la grandezza di Roma sulla "quarta" sponda del Mediterraneo. Il saggio si confronta con questi materiali filmici, confrontandoli con altri tipi di supporti, capaci di attivare processi di rispecchiamento per quanti erano chiamati, in colonia, a riconoscersi come eredi dell'Impero.File in questo prodotto:
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