Il Fiume Aterno e la città dell’Aquila: un rapporto da riprogettare

Il titolo del presente contributo pone l’accento su un rapporto attualmente quasi inesistente tra città e fiume, che costituisce in realtà la modalità predomi nante di relazione tra le due entità: un motivo è indubbiamente orografico in quanto l’alveo si avvicina al massimo alla città storica in un punto a circa 100 m di dislivello dal piano urbano centrale, anche se è strettamente adiacente al segmen to locale delle mura medievali (Fig. 1). In questo luogo è infatti localizzata la Porta Rivera con il piccolo sobborgo omonimo, e con la rinomata fontana monumentale delle 99 Cannelle (XIII Sec.), pur tuttavia difficilmente accessibile dalla città a cau sa di una viabilità molto ripida. La seconda ragione del mancato rapporto è dovuta alla relativa piccola dimensione del fiume che qui si trova nella sua prima sezione di media valle, a circa 35 km dalle sorgenti, con una portata piuttosto limitata e una sezione di poche decine di metri che non ha consentito la localizzazione di percorsi ripariali, né tantomeno di slarghi frequentabili per pesca/balneazione. Le uniche attività legate all’acqua sono, in misura molto contenuta, quelle agricole con la presenza di alcuni orti urbani.