Il contributo propone un’analisi delle rappresentazioni dell’ipocondria tra trattatistica medica e produzione letteraria, seguendo la sua evoluzione da disturbo di origine organica a malessere di natura psichica. Lo studio delle dissertazioni cliniche (ad es. Paolo Zacchia, Bernardino Ramazzini) pubblicate tra XVII e XVIII mostra una certa attenzione verso l’utilità del racconto nella relazione di cura e la correlazione tra morbo e studio eccessivo. La definizione dell’ipocondria come una malattia professionale dell’uomo di lettere diventa inoltre oggetto di numerose rappresentazioni umoristiche nella produzione letteraria a cavallo tra i due secoli.

«Spesso il narrare altrui li propri affanni / toglie al dolor la forza»: il racconto dell’ipocondriaco tra Seicento e Settecento

Maria Di Maro
2023-01-01

Abstract

Il contributo propone un’analisi delle rappresentazioni dell’ipocondria tra trattatistica medica e produzione letteraria, seguendo la sua evoluzione da disturbo di origine organica a malessere di natura psichica. Lo studio delle dissertazioni cliniche (ad es. Paolo Zacchia, Bernardino Ramazzini) pubblicate tra XVII e XVIII mostra una certa attenzione verso l’utilità del racconto nella relazione di cura e la correlazione tra morbo e studio eccessivo. La definizione dell’ipocondria come una malattia professionale dell’uomo di lettere diventa inoltre oggetto di numerose rappresentazioni umoristiche nella produzione letteraria a cavallo tra i due secoli.
2023
9782875746207
9782875746214
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.
Pubblicazioni consigliate

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11697/203079
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact