I TEST DI COGNIZIONE SOCIALE NELL'AUTISMO: FONDAMENTI TEORICI, VALIDAZIONE E UTILIZZO NEI SETTING CLINICI

La Cognizione Sociale (Social Cognition-SC) rappresenta un insieme complesso di processi cognitivi alla base delle capacità di comprendere e agire in modo appropriato nelle situazioni sociali. Gli individui con Disturbo dello Spettro dell’Autismo (Autism Spectrum Disorder-ASD) presentano una compromissione pervasiva delle abilità di SC. Sebbene tale deficit sia uno dei sintomi core dell’autismo, gli strumenti che valutano la SC all’interno dei contesti clinici trovano scarso impiego. A ciò si aggiunge la mancanza di misure standardizzate e di lavori di ricerca volti alla valutazione e al miglioramento delle proprietà psicometriche degli strumenti di SC. La tesi presenta tre studi che hanno l’obiettivo di dimostrare l’importanza di incorporare strumenti standardizzati per la valutazione delle abilità di SC nei setting clinici per l’autismo. Il primo studio ha lo scopo di validare e valutare il potere diagnostico di tre compiti di SC (Social Information Processing Interview, Comic Strip Task, Eyes Task children’s version) nei bambini con ASD. Sono state confrontate le prestazioni di 86 bambini con ASD e 68 bambini a sviluppo tipico (Typical Development-TD), tutti di età compresa tra 4 e 10 anni, sui tre compiti, e sono stati calcolati i valori soglia che meglio differenziano i due gruppi. Il gruppo ASD ha ottenuto risultati peggiori rispetto al gruppo TD sulla Social Information Processing Interview e al Comic Strip Task, mentre i due gruppi non differiscono significativamente sull’Eyes Task. I risultati ottenuti sottolineano l’utilità di impiegare le misure di SC nell’iter diagnostico. In particolare, la Social Information Processing Interview ha mostrato una buona accuratezza nel distinguere tra bambini TD e bambini ASD. Nel secondo studio, viene proposto l’utilizzo in ambito clinico di un test non verbale, l’Intentions Attribution - Comic Strip Test (IA-CST), per la valutazione della capacità di inferire le intenzioni altrui, prerequisito della Teoria della Mente (Theory of Mind - ToM). Lo studio ha avuto un duplice obiettivo: (1) validare l’IA-CST su un ampio campione (N=261; 14-48 anni); (2) confrontare la prestazione del gruppo ASD con i controlli TD appaiati per QI. I risultati hanno evidenziato che le persone con ASD sono caratterizzate da una specifica compromissione nella capacità di attribuire le intenzioni altrui, mentre non mostrano difficoltà nella valutazione delle relazioni causali. L’IA-CST ha dimostrato buone proprietà psicometriche, rappresentando uno strumento valido per identificare i deficit nell’attribuzione delle intenzioni. Il terzo studio parte dalla complessa relazione tra autismo e Schizophrenia Spectrum Disorders (SSD), al fine di fornire elementi che possano supportare il clinico durante la diagnosi differenziale. A partire dalla constatazione che deficit a carico delle abilità di SC caratterizzano sia l’ASD che la schizofrenia, è stato somministrato ad un campione di 166 soggetti (63 studenti, 44 ASD e 59 SSD) l’Advanced Theory of Mind Task. Lo scopo dello studio è stato quello di verificare se lo stile di ragionamento, per risolvere il compito di ToM, è diverso tra il gruppo ASD e il gruppo SSD. I risultati hanno evidenziato sostanziali differenze tra i gruppi: le persone con SSD riportano una maggiore difficoltà nel capire gli scenari sociali, mentre le persone con ASD comprendono le storie, ma hanno difficoltà ad identificare correttamente l’intenzione del protagonista. Il lavoro di tesi fornisce ulteriori prove a sostegno della compromissione, a diversi livelli, delle abilità di SC nell’ASD. I risultati degli studi presentati forniscono informazioni aggiuntive, inclusi valori normativi e cut-off dei test, utili al miglioramento delle pratiche diagnostiche, valutative e riabilitative, promuovendo l’utilizzo delle misure di SC accanto agli strumenti gold standard nei setting clinici.