Gli Autori esaminano i principali aspetti clinici che caratterizzano la “Long Face Sindrome”. Nei casi più gravi, in cui si assiste alla globale presenza dei vari elementi che concorrono all’aumento del diametro verticale della faccia, è opportuno un preciso riscontro diagnostico per la correzione chirurgica tridimensionale da realizzare in un unico tempo. Gli Autori, nei casi trattati, sottolineano l’importanza, oltre che della cefalometria classica, dell’analisi delle controparti di Enlow, da una parte, e, dall’altra, dell’uso dei mezzi attuali d’imaging come TC ed RMM per la valutazione strutturale del dimorfismo nella componente muscolo-scheletrica. Sotto l’aspetto chirurgico vengono messi in evidenza i buoni risultati ottenuti dall’associazione della espansione chirurgica del mascellare superiore con innesto osseo autoplastico agli interventi classici sui mascellari, che favorisce: 1) l’aumento del diametro trasversale per la correzione ortognatodontica del “cross-bite”; 2) la correzione dell’insufficienza respiratoria nasale; 3) la precisa definizione e correzione della dimensione verticale del mascellare superiore.
Long Face Syndrome. Considerazioni diagnostiche e terapeutiche
CUTILLI, Tommaso;
1989-01-01
Abstract
Gli Autori esaminano i principali aspetti clinici che caratterizzano la “Long Face Sindrome”. Nei casi più gravi, in cui si assiste alla globale presenza dei vari elementi che concorrono all’aumento del diametro verticale della faccia, è opportuno un preciso riscontro diagnostico per la correzione chirurgica tridimensionale da realizzare in un unico tempo. Gli Autori, nei casi trattati, sottolineano l’importanza, oltre che della cefalometria classica, dell’analisi delle controparti di Enlow, da una parte, e, dall’altra, dell’uso dei mezzi attuali d’imaging come TC ed RMM per la valutazione strutturale del dimorfismo nella componente muscolo-scheletrica. Sotto l’aspetto chirurgico vengono messi in evidenza i buoni risultati ottenuti dall’associazione della espansione chirurgica del mascellare superiore con innesto osseo autoplastico agli interventi classici sui mascellari, che favorisce: 1) l’aumento del diametro trasversale per la correzione ortognatodontica del “cross-bite”; 2) la correzione dell’insufficienza respiratoria nasale; 3) la precisa definizione e correzione della dimensione verticale del mascellare superiore.Pubblicazioni consigliate
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