Il Disegno della Casa è una tecnica grafica proiettiva elaborata da John N. Buck nel 1948, parte costitutiva del più ampio test House-Tree-Person (H-T-P). Inizialmente proposto come sviluppo del Draw-a-man ideato da Florence Goo- denough nel 1926 (Roberti, 2015) come un indice di misurazione non verbale dell’intelligenza (Jolly, 2010), il test House-Tree-Person è stato elaborato e appro- fondito da Buck come strumento per la misurazione qualitativa e interpretativa di caratteristiche globali della personalità (Roberti, 2015), unendo il disegno della casa con quello dell’albero e della persona (Passi Tognazzo, 1975). I presupposti teorici di questa tecnica si basano sul principio secondo cui le persone proiettano nel disegno aspetti del proprio mondo interiore. Il test House- Tree-Person, utilizzato con altri strumenti proiettivi verbali come il Rorschach e il TAT, non si sovrappone ad essi. Il disegno, infatti, canalizza principalmente i processi espressivi, a differenza delle prove verbali che canalizzano i processi re- attivi; inoltre sono i primi indicatori che mostrano segni di psicopatologia e gli ultimi a scomparire con il procedere della terapia; in questo modo il disegno risulta più sensibile alla psicopatologia rispetto ad altre tecniche proiettive, permette l’emergere di stati più profondi della personalità, fornendo un quadro generale da completare attraverso tecniche di indagine successive (Buck & Warren, 1992). La valutazione del livello intellettivo si basa sulla capacità di generare e iden- tificare le informazioni elementari richieste per disegnare i dettagli, prendendo in considerazione l’organizzazione e la qualità dei disegni, una volta terminati. Tuttavia, la ricerca è risultata inconcludente riguardo le relazioni tra i disegni e il QI o altre sindromi (Buck & Warren, 1992).
Test proiettivo della casa: approfondimento psicodinamico
Enrico Perilli
;Fabrizio Ranieri;Matteo Perazzini
2022-01-01
Abstract
Il Disegno della Casa è una tecnica grafica proiettiva elaborata da John N. Buck nel 1948, parte costitutiva del più ampio test House-Tree-Person (H-T-P). Inizialmente proposto come sviluppo del Draw-a-man ideato da Florence Goo- denough nel 1926 (Roberti, 2015) come un indice di misurazione non verbale dell’intelligenza (Jolly, 2010), il test House-Tree-Person è stato elaborato e appro- fondito da Buck come strumento per la misurazione qualitativa e interpretativa di caratteristiche globali della personalità (Roberti, 2015), unendo il disegno della casa con quello dell’albero e della persona (Passi Tognazzo, 1975). I presupposti teorici di questa tecnica si basano sul principio secondo cui le persone proiettano nel disegno aspetti del proprio mondo interiore. Il test House- Tree-Person, utilizzato con altri strumenti proiettivi verbali come il Rorschach e il TAT, non si sovrappone ad essi. Il disegno, infatti, canalizza principalmente i processi espressivi, a differenza delle prove verbali che canalizzano i processi re- attivi; inoltre sono i primi indicatori che mostrano segni di psicopatologia e gli ultimi a scomparire con il procedere della terapia; in questo modo il disegno risulta più sensibile alla psicopatologia rispetto ad altre tecniche proiettive, permette l’emergere di stati più profondi della personalità, fornendo un quadro generale da completare attraverso tecniche di indagine successive (Buck & Warren, 1992). La valutazione del livello intellettivo si basa sulla capacità di generare e iden- tificare le informazioni elementari richieste per disegnare i dettagli, prendendo in considerazione l’organizzazione e la qualità dei disegni, una volta terminati. Tuttavia, la ricerca è risultata inconcludente riguardo le relazioni tra i disegni e il QI o altre sindromi (Buck & Warren, 1992).Pubblicazioni consigliate
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