Nella tradizione letteraria italiana, il senso della vista ha ricoperto sin dalle origini un ruolo predominante: sono infatti numerosissime le pagine dedicate agli occhi come tramite di Amore, come organo della visione da sezionare, come strumento di conoscenza e inganno. Tra questa moltitudine di testi è pertanto difficile tracciare un quadro completo ed esaustivo della loro rappresentazione. Il saggio intende dunque incuriosire «gli occhi nella fronte e nella mente» del lettore e tratteggiare di sbieco l’incommensurata fortuna di una delle immagini più ricorrenti nella letteratura peninsulare.
«Occhi, di voi direi cose non dette». Cenni sulla fortuna del senso della vista nella tradizione letteraria italiana
Maria Di Maro
2024-01-01
Abstract
Nella tradizione letteraria italiana, il senso della vista ha ricoperto sin dalle origini un ruolo predominante: sono infatti numerosissime le pagine dedicate agli occhi come tramite di Amore, come organo della visione da sezionare, come strumento di conoscenza e inganno. Tra questa moltitudine di testi è pertanto difficile tracciare un quadro completo ed esaustivo della loro rappresentazione. Il saggio intende dunque incuriosire «gli occhi nella fronte e nella mente» del lettore e tratteggiare di sbieco l’incommensurata fortuna di una delle immagini più ricorrenti nella letteratura peninsulare.File in questo prodotto:
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