L’articolo prende le mosse dalla valutazione delle recenti innovazioni normative in materia di tutela del lavoro autonomo e di protezione del diritto all’equo compenso dei professionisti. L’estensione al lavoro autonomo di politiche attive di protezione e sostegno rappresenta una svolta culturale che presenta tono costituzionale, e va di pari passo con la progressiva “evaporazione” del contratto di lavoro subordinato come paradigma classico delle modalità in cui sono rese le prestazioni lavorative. Tali sviluppi si pongono peraltro in piena sintonia con il quadro costituzionale vigente: la tutela del lavoro in tutte le sue forme ed applicazioni (art. 35 Cost.). La recentissima riforma dell’equo compenso dei professionisti, approvata in via definitiva dal Parlamento italiano nell’aprile del 2023, costituisce dunque secondo l’A. una normativa costituzionalmente necessaria, del tutto in linea con la concezione ampia di lavoro indicata dall’art. 1 Cost., ed una conseguenza, sul piano politico ed economico, del progressivo spostamento di aree sempre più vaste di lavoro professionale verso il polo del “lavoro povero”.

Lavoro povero e lavoro professionale. La riforma dell’equo compenso in una prospettiva costituzionale

G. Colavitti
2024-01-01

Abstract

L’articolo prende le mosse dalla valutazione delle recenti innovazioni normative in materia di tutela del lavoro autonomo e di protezione del diritto all’equo compenso dei professionisti. L’estensione al lavoro autonomo di politiche attive di protezione e sostegno rappresenta una svolta culturale che presenta tono costituzionale, e va di pari passo con la progressiva “evaporazione” del contratto di lavoro subordinato come paradigma classico delle modalità in cui sono rese le prestazioni lavorative. Tali sviluppi si pongono peraltro in piena sintonia con il quadro costituzionale vigente: la tutela del lavoro in tutte le sue forme ed applicazioni (art. 35 Cost.). La recentissima riforma dell’equo compenso dei professionisti, approvata in via definitiva dal Parlamento italiano nell’aprile del 2023, costituisce dunque secondo l’A. una normativa costituzionalmente necessaria, del tutto in linea con la concezione ampia di lavoro indicata dall’art. 1 Cost., ed una conseguenza, sul piano politico ed economico, del progressivo spostamento di aree sempre più vaste di lavoro professionale verso il polo del “lavoro povero”.
2024
979-12-80922-32-8
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