L’approccio alla problematica del rischio ambientale che qui proponiamo, intende focalizzare l’attenzione sul nesso tra rischio e contesto politico-istituzionale, con particolare riferimento alle politiche per il governo del territorio. Definire il rischio “ambientale”, in effetti, può dare adito ad una interpretazione fuorviante dal momento che se ne asserisce una certa “naturalità” e probabilmente anche una presunta imprevedibilità e ineluttabilità. Invece, la connotazione del rischio che intendiamo enfatizzare è quella politica nell’intento di richiamare esplicitamente il contesto sociale e territoriale sul quale si definisce la probabilità di evento catastrofico. L’obiettivo è di porre, in riferimento al rischio ambientale ma anche all’emergenza, il problema del funzionamento delle istituzioni rappresentative; dei processi decisionali per la formulazione delle politiche pubbliche in materia di governo del territorio; e del coinvolgimento attivo in tali processi degli “abitanti a rischio”. In tale prospettiva, il caso del terremoto dell’Aquila del 6 aprile 2009 può offrire motivi interessanti di riflessione anche per illustrare come una inefficace gestione del rischio e la conseguente catastrofe possa essere interpretata come deficit democratico nel governo del territorio.
Rischio, politica, geografia: il caso del terremoto dell’Aquila
CALANDRA, LINA MARIA
2012-01-01
Abstract
L’approccio alla problematica del rischio ambientale che qui proponiamo, intende focalizzare l’attenzione sul nesso tra rischio e contesto politico-istituzionale, con particolare riferimento alle politiche per il governo del territorio. Definire il rischio “ambientale”, in effetti, può dare adito ad una interpretazione fuorviante dal momento che se ne asserisce una certa “naturalità” e probabilmente anche una presunta imprevedibilità e ineluttabilità. Invece, la connotazione del rischio che intendiamo enfatizzare è quella politica nell’intento di richiamare esplicitamente il contesto sociale e territoriale sul quale si definisce la probabilità di evento catastrofico. L’obiettivo è di porre, in riferimento al rischio ambientale ma anche all’emergenza, il problema del funzionamento delle istituzioni rappresentative; dei processi decisionali per la formulazione delle politiche pubbliche in materia di governo del territorio; e del coinvolgimento attivo in tali processi degli “abitanti a rischio”. In tale prospettiva, il caso del terremoto dell’Aquila del 6 aprile 2009 può offrire motivi interessanti di riflessione anche per illustrare come una inefficace gestione del rischio e la conseguente catastrofe possa essere interpretata come deficit democratico nel governo del territorio.Pubblicazioni consigliate
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