La ricerca portata avanti a Camerata Vecchia ha permesso di raccogliere tutta una serie di dati fondamentali per la ricostruzione storico-architettonica del sito, ormai inesorabilmente ridotto a un cumulo di rovine, a causa dell’incendio che ne decretò la distruzione nel 1859 e il successivo abbandono. A tale scopo, lo sperone calcareo su cui si ergeva l’abitato medievale è stato sottoposto a ricognizione sistematica di superficie. Il lavoro sul campo ha permesso di individuare e schedare una serie di UT su cui si è, poi, ulteriormente concentrata la ricerca. Nello specifico, per ogni unità topografica, è stata elaborata la seguente documentazione: - localizzazione attraverso la presa di coordinate geografiche mediante strumento GPS; - fotografie e rilievi delle strutture superstiti; - letture stratigrafiche murarie degli elevati conservati attraverso la compilazione di schede USM; - analisi degli elementi architettonici individuati sui prospetti indagati attraverso la compilazione di schede diagnostiche di elemento architettonico. Oltre a queste indagini, è stato effettuato un attento lavoro di studio e raccolta delle fonti storico-documentarie inerenti il sito in questione. Tra queste, un ruolo importante e decisivo, ai fini del raggiungimento degli obiettivi prefissati alla base del progetto, è stato svolto dalle informazioni contenute nei Registri dei Fabbricati (Brogliardi) relativi al Catasto Gregoriano di Camerata, fondamentali per capire le effettive dimensioni dell’abitato, l’organizzazione e la distribuzione degli edifici e la funzione e la tipologia dei fabbricati individuati. Il lavoro congiunto di ricerca storico-documentaria e attività di survey ha prodotto una notevole quantità di dati, i quali, una dopo essere stati informatizzati, sono stati inseriti all'interno di un GIS grazie al quale è stato possibile ottenere ulteriori informazioni sul sito grazie ad una elaborazione degli stessi, mediante gli strumenti messi a disposizione dal sofware, e al loro continuo incrocio.

Metodologia della ricerca: dalla raccolta dei dati alla creazione del GIS di Camerata Vecchia

Montagnetti R
2016-01-01

Abstract

La ricerca portata avanti a Camerata Vecchia ha permesso di raccogliere tutta una serie di dati fondamentali per la ricostruzione storico-architettonica del sito, ormai inesorabilmente ridotto a un cumulo di rovine, a causa dell’incendio che ne decretò la distruzione nel 1859 e il successivo abbandono. A tale scopo, lo sperone calcareo su cui si ergeva l’abitato medievale è stato sottoposto a ricognizione sistematica di superficie. Il lavoro sul campo ha permesso di individuare e schedare una serie di UT su cui si è, poi, ulteriormente concentrata la ricerca. Nello specifico, per ogni unità topografica, è stata elaborata la seguente documentazione: - localizzazione attraverso la presa di coordinate geografiche mediante strumento GPS; - fotografie e rilievi delle strutture superstiti; - letture stratigrafiche murarie degli elevati conservati attraverso la compilazione di schede USM; - analisi degli elementi architettonici individuati sui prospetti indagati attraverso la compilazione di schede diagnostiche di elemento architettonico. Oltre a queste indagini, è stato effettuato un attento lavoro di studio e raccolta delle fonti storico-documentarie inerenti il sito in questione. Tra queste, un ruolo importante e decisivo, ai fini del raggiungimento degli obiettivi prefissati alla base del progetto, è stato svolto dalle informazioni contenute nei Registri dei Fabbricati (Brogliardi) relativi al Catasto Gregoriano di Camerata, fondamentali per capire le effettive dimensioni dell’abitato, l’organizzazione e la distribuzione degli edifici e la funzione e la tipologia dei fabbricati individuati. Il lavoro congiunto di ricerca storico-documentaria e attività di survey ha prodotto una notevole quantità di dati, i quali, una dopo essere stati informatizzati, sono stati inseriti all'interno di un GIS grazie al quale è stato possibile ottenere ulteriori informazioni sul sito grazie ad una elaborazione degli stessi, mediante gli strumenti messi a disposizione dal sofware, e al loro continuo incrocio.
2016
978-88-97808-52-7
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