Il 25 novembre 1854 la Duchessa Eleanor Grosvenor (1820-1911), giovane consorte di Algernon Percy, IV duca di Northumberland (1792-1865), pose la prima pietra di fondazione della Prudhoe Tower, parte essenziale di un importante restauro del castello di Alnwick nel Northumberland (Inghilterra), condotto da Anthony Salvin e, negli interni, da Luigi Canina e Giovanni Montiroli. Le fasi iniziali del cantiere e, in particolare, il contrasto tra le scelte operate da Salvin per restituire al castello l’impronta medievale e quelle di «gusto italiano», messe a punto da Canina e disegnate e seguite sul posto da Montiroli, determinarono un acceso dibattito in Inghilterra tra i principali protagonisti dell’architettura di metà Ottocento. Una discussione che ebbe luogo nella prima metà di novembre del 1856 nell’ambito del Royal Institute of British Architects a Londra (RIBA) e dalla quale oltre alla opportunità o meno dell’uso dell’architettura italiana dei secoli XV e XVI nella realizzazione degli interni del castello di Alnwick emergono approcci diversi sull'adeguatezza dell’uso e sugli stessi caratteri identitari del gotico, così come sulla ricerca di una modernità in sintonia con la tradizione e cultura inglesi.
Alnwick: «A Feudal Castle Without, and a Roman Palazzo Within». Anthony Salvin, Luigi Canina e Giovanni Montiroli al servizio del Duca di Northumberland
S. Ciranna
2024-01-01
Abstract
Il 25 novembre 1854 la Duchessa Eleanor Grosvenor (1820-1911), giovane consorte di Algernon Percy, IV duca di Northumberland (1792-1865), pose la prima pietra di fondazione della Prudhoe Tower, parte essenziale di un importante restauro del castello di Alnwick nel Northumberland (Inghilterra), condotto da Anthony Salvin e, negli interni, da Luigi Canina e Giovanni Montiroli. Le fasi iniziali del cantiere e, in particolare, il contrasto tra le scelte operate da Salvin per restituire al castello l’impronta medievale e quelle di «gusto italiano», messe a punto da Canina e disegnate e seguite sul posto da Montiroli, determinarono un acceso dibattito in Inghilterra tra i principali protagonisti dell’architettura di metà Ottocento. Una discussione che ebbe luogo nella prima metà di novembre del 1856 nell’ambito del Royal Institute of British Architects a Londra (RIBA) e dalla quale oltre alla opportunità o meno dell’uso dell’architettura italiana dei secoli XV e XVI nella realizzazione degli interni del castello di Alnwick emergono approcci diversi sull'adeguatezza dell’uso e sugli stessi caratteri identitari del gotico, così come sulla ricerca di una modernità in sintonia con la tradizione e cultura inglesi.Pubblicazioni consigliate
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