La fragilità territoriale nella letteratura scientifica assume spesso connotazioni interdisciplinari, venendo principalmente declinata in riferimento a tematiche ambientali, naturali e paesaggistiche. Tale condizione è frequentemente collegata all’impatto delle attività antropiche e ai cambiamenti climatici, fenomeni che mettono a dura prova l’equilibrio dei sistemi ecologici e territoriali. Parallelamente, alcuni studi affrontano il tema della fragilità mettendolo in relazione allo sviluppo delle città e le connesse strategie di pianificazione, riaffermando l’utilità del piano in termini di anti-fragilità. Tuttavia, la fragilità del territorio nel suo complesso, in particolare in ordine alla pianificazione e alla gestione integrata, rimane ancora un’area di studio inesplorata. Questa lacuna è evidente soprattutto quando si tenta di mettere in relazione la fragilità territoriale con fattori specifici come l’equilibrio della rete dei servizi e delle attrezzature, con particolare riferimento a quelli sanitarie. Infatti, la territorializzazione del sistema sanitario non è particolarmente all’attenzione della comunità scientifica, una tematica che il presente lavoro si propone di approfondire per colmare un vuoto significativo nella letteratura esistente che riguarda essenzialmente l’integrazione, in ordine alla pianificazione spaziale, del sistema dei servizi sanitari con il resto del sistema delle attrezzature e servizi pubblici complementari in contesti fragili. L’integrazione, nella fase di pianificazione, è fondamentale per raggiungere l’obiettivo del riequilibrio territoriale, in particolare della matrice di base dei territori fragili caratterizzati da un sistema infrastrutturale debole (accessibilità / attrezzature / servizi), in un contesto sempre più caratterizzato dalle differenze, dalle vulnerabilità e da dinamiche di isolamento.

La territorializzazione dei servizi sanitari e le fragilità territoriali. Il caso della Regione Abruzzo.

Donato Di Ludovico
;
Morena Ciccone
2025-01-01

Abstract

La fragilità territoriale nella letteratura scientifica assume spesso connotazioni interdisciplinari, venendo principalmente declinata in riferimento a tematiche ambientali, naturali e paesaggistiche. Tale condizione è frequentemente collegata all’impatto delle attività antropiche e ai cambiamenti climatici, fenomeni che mettono a dura prova l’equilibrio dei sistemi ecologici e territoriali. Parallelamente, alcuni studi affrontano il tema della fragilità mettendolo in relazione allo sviluppo delle città e le connesse strategie di pianificazione, riaffermando l’utilità del piano in termini di anti-fragilità. Tuttavia, la fragilità del territorio nel suo complesso, in particolare in ordine alla pianificazione e alla gestione integrata, rimane ancora un’area di studio inesplorata. Questa lacuna è evidente soprattutto quando si tenta di mettere in relazione la fragilità territoriale con fattori specifici come l’equilibrio della rete dei servizi e delle attrezzature, con particolare riferimento a quelli sanitarie. Infatti, la territorializzazione del sistema sanitario non è particolarmente all’attenzione della comunità scientifica, una tematica che il presente lavoro si propone di approfondire per colmare un vuoto significativo nella letteratura esistente che riguarda essenzialmente l’integrazione, in ordine alla pianificazione spaziale, del sistema dei servizi sanitari con il resto del sistema delle attrezzature e servizi pubblici complementari in contesti fragili. L’integrazione, nella fase di pianificazione, è fondamentale per raggiungere l’obiettivo del riequilibrio territoriale, in particolare della matrice di base dei territori fragili caratterizzati da un sistema infrastrutturale debole (accessibilità / attrezzature / servizi), in un contesto sempre più caratterizzato dalle differenze, dalle vulnerabilità e da dinamiche di isolamento.
2025
978-88-9280-262-9
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