L’innovazione è generalmente ritenuta uno degli elementi fondamentali per la competitività delle imprese, dei sistemi economici e, quindi, dei territori. In un’ottica schumpeteriana, l’innovazione rappresenta la dimensione applicativa di una scoperta oppure la commercializzazione di un'invenzione (Schumpeter, 1971). In altri termini, quando un’invenzione genera conseguenze economiche, essa dà vita ad un’innovazione. Al fine di favorire questa trasformazione, l’attore economico (l’imprenditore schumpeteriano) deve essere in grado di combinare tra loro conoscenze, capacità ed abilità in modo da ottenere il miglioramento e lo sviluppo di nuovi prodotti, processi e servizi. A sua volta, l’invenzione è generalmente il risultato di un’attività di ricerca & sviluppo (R&S). Concettualizzando il sistema complessivo dell’innovazione secondo la logica del processo di produzione (Griliches1979; Jaffe 1989; Brenner e Broekel 2011; Broekel et al. 2013) e scomponendolo in due macro-fasi, il brevetto può rappresentare, al tempo stesso, un output del processo di ricerca e sviluppo (R&S) ed un input di quello di innovazione del prodotto e/o del processo produttivo. L’obiettivo di questo contributo è di contribuire alla valutazione del sistema dell’innovazione abruzzese attraverso l’esame dei dati storici relativi alle domande di concessione di brevetti per invenzione e per modelli di utilità relativi al settore agroalimentare. In particolare, si è soffermata l’attenzione sulle domande che hanno come titolari persone fisiche e/o giuridiche, università e centri di ricerca residenti nella regione. La scelta di focalizzarsi sul settore agroalimentare deriva dal fatto che esso rappresenti uno dei punti di forza del sistema produttivo abruzzese, con una dimensione estremamente rilevante sia in termini assoluti che nel confronto con la media del paese. Sulla base dei dati dell’archivio ASIA dell’ISTAT relativi al 2010, Bazzucchi (2014) ha recentemente evidenziato che l’industria alimentare rappresenta il primo comparto del manifatturiero per numero di imprese attive ed il terzo per numero di dipendenti. Inoltre, il peso sul totale del sistema economico regionale del numero di addetti, imprese, fatturato e valore aggiunto è maggiore rispetto alla media nazionale, indicando quindi una chiara specializzazione del territorio. Al fine di raggiungere tale obiettivo, il resto dell’articolo è suddiviso in tre sezioni principali, di cui la prima è dedicata alla sintesi della letteratura relativa all’analisi brevettuale applicata ai territori. Nel secondo paragrafo, sono presentati i dati relativi alle domande di brevetto italiano depositate dalle tre tipologie di titolari indicate residenti in Abruzzo nel periodo 1990-2012. Attraverso una serie di caratterizzazioni dei dati disponibili verranno quindi identificate le peculiarità dell’attività inventiva del settore agroindustriale nel territorio abruzzese ed i relativi trend. Alcune considerazioni di sintesi chiudono quindi il lavoro.

L'innovazione nel settore agroalimentare abruzzese: una valutazione basata sulle istanze di brevetto

FRATOCCHI, LUCIANO
2014-01-01

Abstract

L’innovazione è generalmente ritenuta uno degli elementi fondamentali per la competitività delle imprese, dei sistemi economici e, quindi, dei territori. In un’ottica schumpeteriana, l’innovazione rappresenta la dimensione applicativa di una scoperta oppure la commercializzazione di un'invenzione (Schumpeter, 1971). In altri termini, quando un’invenzione genera conseguenze economiche, essa dà vita ad un’innovazione. Al fine di favorire questa trasformazione, l’attore economico (l’imprenditore schumpeteriano) deve essere in grado di combinare tra loro conoscenze, capacità ed abilità in modo da ottenere il miglioramento e lo sviluppo di nuovi prodotti, processi e servizi. A sua volta, l’invenzione è generalmente il risultato di un’attività di ricerca & sviluppo (R&S). Concettualizzando il sistema complessivo dell’innovazione secondo la logica del processo di produzione (Griliches1979; Jaffe 1989; Brenner e Broekel 2011; Broekel et al. 2013) e scomponendolo in due macro-fasi, il brevetto può rappresentare, al tempo stesso, un output del processo di ricerca e sviluppo (R&S) ed un input di quello di innovazione del prodotto e/o del processo produttivo. L’obiettivo di questo contributo è di contribuire alla valutazione del sistema dell’innovazione abruzzese attraverso l’esame dei dati storici relativi alle domande di concessione di brevetti per invenzione e per modelli di utilità relativi al settore agroalimentare. In particolare, si è soffermata l’attenzione sulle domande che hanno come titolari persone fisiche e/o giuridiche, università e centri di ricerca residenti nella regione. La scelta di focalizzarsi sul settore agroalimentare deriva dal fatto che esso rappresenti uno dei punti di forza del sistema produttivo abruzzese, con una dimensione estremamente rilevante sia in termini assoluti che nel confronto con la media del paese. Sulla base dei dati dell’archivio ASIA dell’ISTAT relativi al 2010, Bazzucchi (2014) ha recentemente evidenziato che l’industria alimentare rappresenta il primo comparto del manifatturiero per numero di imprese attive ed il terzo per numero di dipendenti. Inoltre, il peso sul totale del sistema economico regionale del numero di addetti, imprese, fatturato e valore aggiunto è maggiore rispetto alla media nazionale, indicando quindi una chiara specializzazione del territorio. Al fine di raggiungere tale obiettivo, il resto dell’articolo è suddiviso in tre sezioni principali, di cui la prima è dedicata alla sintesi della letteratura relativa all’analisi brevettuale applicata ai territori. Nel secondo paragrafo, sono presentati i dati relativi alle domande di brevetto italiano depositate dalle tre tipologie di titolari indicate residenti in Abruzzo nel periodo 1990-2012. Attraverso una serie di caratterizzazioni dei dati disponibili verranno quindi identificate le peculiarità dell’attività inventiva del settore agroindustriale nel territorio abruzzese ed i relativi trend. Alcune considerazioni di sintesi chiudono quindi il lavoro.
2014
2038-8918
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