I profondi cambiamenti che oggi investono la nostra società e i suoi contesti formativi richiedono alla ricerca educativa lo sforzo di interpretare i bisogni emergenti e di fornire a queste risposte culturali appropriate. Se all'interno di questo nuovo scenario l'instabilità appare l'unica certezza, allora l'analisi dei processi e delle situazioni educative diviene la funzione centrale per "governare" la complessità, costruendo strumenti e metodologie adeguate alle nuove esigenze di apprendimento e di insegnamento. In quest'ottica l'insegnare e l'apprendere richiedono di essere continuamente ripensati per poter affrontare gli eventi educativi attraverso il controllo delle innumerevoli variabili in gioco. Studenti, insegnanti, ricercatori e tutti coloro che si occupano di formazione sentono ora più che mai il bisogno di confrontarsi con il cambiamento e con l'imprevisto avanzando ipotesi di soluzione ai problemi che via via emergono in sede educativa. E così che la previsione sia nella ricerca che nella didattica diviene fondamentale per elaborare opportune strategie di azione e adeguate procedure che consentano di gestire l'imprevisto. La collana vuole contribuire a rendere comune il terreno dell'educazione, della didattica e della ricerca, il cui valore in termini di fecondità non è dato dalla somma delle parti ma dalla relazione tra esse. Ma l'educazione e la ricerca, come patrimonio di paradigmi interpretativi, di linguaggi, di contenuti e forme della conoscenza, potranno contribuire alla definizione di nuove "pratiche" pedagogiche e didattiche a condizione che esse procedano insieme sulla strada della conoscenza, proprio come espresso dall'etimologia del termine competenza, che richiama il senso dell'andare insieme verso il sapere. Questo primo volume della collana si concentra su tre aspetti chiave della ricerca educativa che costituiscono lo spazio comune entro cui agiscono la pedagogia sperimentale e la "scienza dell'insegnamento", ovvero il concetto di "competenza, il problema dell'individualizzazione come strategia di insegnamento-apprendimento della competenza e la valutazione quale strumento regolativo e auto-regolativo dei processi formativi.

The profound changes that now invest our society and its educational contexts require educational research effort to interpret the emerging needs and provide them with appropriate cultural responses. If within this new scenario the instability appears the only certainty, then the analysis of educational processes and situations becomes the central function to "govern" the complexity, building tools and methodologies adapted to new learning needs and teaching. In this perspective, the teaching and learning need to be continually rethought in order to address the educational events through the control of the many variables involved. Students, teachers, researchers and all those who are involved in training now more than ever feel the need to deal with change and the unexpected advancing possible solutions to problems that gradually emerge in the educational activity. And so the forecast is in ricercache in education becomes crucial to develop appropriate strategies for action and appropriate procedures to manage the unexpected. The series wants to help make the common ground of education, teaching and research, whose value in terms of fertility is not the sum of the parts but the relationship between them. But education and research, as a wealth of interpretive paradigms, language, content and forms of knowledge, will help to define the new "practical" teaching and learning provided that they proceed along the path of knowledge, as expressed etymology of the term competence, which recalls the sense of going along to knowledge. This first volume focuses on three key aspects of educational research and represent the common space within which to operate the experimental pedagogy and "science education", ie the concept of "competence", the problem of individualization as a strategy teaching-learning skills, and assessment as a means of regulating and self-regulative learning processes.

Profili di competenza e trasformazioni sociali. Insegnare e apprendere

NUZZACI, Antonella
2004-01-01

Abstract

The profound changes that now invest our society and its educational contexts require educational research effort to interpret the emerging needs and provide them with appropriate cultural responses. If within this new scenario the instability appears the only certainty, then the analysis of educational processes and situations becomes the central function to "govern" the complexity, building tools and methodologies adapted to new learning needs and teaching. In this perspective, the teaching and learning need to be continually rethought in order to address the educational events through the control of the many variables involved. Students, teachers, researchers and all those who are involved in training now more than ever feel the need to deal with change and the unexpected advancing possible solutions to problems that gradually emerge in the educational activity. And so the forecast is in ricercache in education becomes crucial to develop appropriate strategies for action and appropriate procedures to manage the unexpected. The series wants to help make the common ground of education, teaching and research, whose value in terms of fertility is not the sum of the parts but the relationship between them. But education and research, as a wealth of interpretive paradigms, language, content and forms of knowledge, will help to define the new "practical" teaching and learning provided that they proceed along the path of knowledge, as expressed etymology of the term competence, which recalls the sense of going along to knowledge. This first volume focuses on three key aspects of educational research and represent the common space within which to operate the experimental pedagogy and "science education", ie the concept of "competence", the problem of individualization as a strategy teaching-learning skills, and assessment as a means of regulating and self-regulative learning processes.
2004
88-86919-17-4
I profondi cambiamenti che oggi investono la nostra società e i suoi contesti formativi richiedono alla ricerca educativa lo sforzo di interpretare i bisogni emergenti e di fornire a queste risposte culturali appropriate. Se all'interno di questo nuovo scenario l'instabilità appare l'unica certezza, allora l'analisi dei processi e delle situazioni educative diviene la funzione centrale per "governare" la complessità, costruendo strumenti e metodologie adeguate alle nuove esigenze di apprendimento e di insegnamento. In quest'ottica l'insegnare e l'apprendere richiedono di essere continuamente ripensati per poter affrontare gli eventi educativi attraverso il controllo delle innumerevoli variabili in gioco. Studenti, insegnanti, ricercatori e tutti coloro che si occupano di formazione sentono ora più che mai il bisogno di confrontarsi con il cambiamento e con l'imprevisto avanzando ipotesi di soluzione ai problemi che via via emergono in sede educativa. E così che la previsione sia nella ricerca che nella didattica diviene fondamentale per elaborare opportune strategie di azione e adeguate procedure che consentano di gestire l'imprevisto. La collana vuole contribuire a rendere comune il terreno dell'educazione, della didattica e della ricerca, il cui valore in termini di fecondità non è dato dalla somma delle parti ma dalla relazione tra esse. Ma l'educazione e la ricerca, come patrimonio di paradigmi interpretativi, di linguaggi, di contenuti e forme della conoscenza, potranno contribuire alla definizione di nuove "pratiche" pedagogiche e didattiche a condizione che esse procedano insieme sulla strada della conoscenza, proprio come espresso dall'etimologia del termine competenza, che richiama il senso dell'andare insieme verso il sapere. Questo primo volume della collana si concentra su tre aspetti chiave della ricerca educativa che costituiscono lo spazio comune entro cui agiscono la pedagogia sperimentale e la "scienza dell'insegnamento", ovvero il concetto di "competenza, il problema dell'individualizzazione come strategia di insegnamento-apprendimento della competenza e la valutazione quale strumento regolativo e auto-regolativo dei processi formativi.
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