Prendendo spunto da un modello fisico-matematico delle strutture scheletriche centro-facciali precedentemente elaborato viene analizzata la possibilità di approfondire la diffusione loco-regionale e quindi il valore del T nei carcinomi epidermidi del massiccio facciale. Il modello prevede sistemi portanti orizzontali (arcate superiore, media ed inferiore) raccordati da pilastri verticali di resistenza (anteriore, medio e posteriore). Fra i sistemi portanti è sotteso un sistema di pareti laminari ossee che definiscono le cavità sinusali e le fosse nasali. Il T viene ad acquisire valore diverso se insorge in epiteli di rivestimento di strutture portanti che costituiscono un ostacolo alla diffusione locoregionale o, al contrario, di strutture laminari. A sua volta la valenza del T è da diversificare in Ta e Tb a seconda che l’insorgenza corrisponda a strutture laminari in rapporto con tessuti molli, rispettivamente a minore (T1a, T2a, T3a e T4A) o maggiore (T1b, T2b, T3b, T4b) valenza anatomo-chirurgica e funzionale.
Considerazioni su correlazioni tra morfostruttura del terzo medio ed orientamenti classificativi dei tumori maligni epiteliali del distretto
CUTILLI, Tommaso
1999-01-01
Abstract
Prendendo spunto da un modello fisico-matematico delle strutture scheletriche centro-facciali precedentemente elaborato viene analizzata la possibilità di approfondire la diffusione loco-regionale e quindi il valore del T nei carcinomi epidermidi del massiccio facciale. Il modello prevede sistemi portanti orizzontali (arcate superiore, media ed inferiore) raccordati da pilastri verticali di resistenza (anteriore, medio e posteriore). Fra i sistemi portanti è sotteso un sistema di pareti laminari ossee che definiscono le cavità sinusali e le fosse nasali. Il T viene ad acquisire valore diverso se insorge in epiteli di rivestimento di strutture portanti che costituiscono un ostacolo alla diffusione locoregionale o, al contrario, di strutture laminari. A sua volta la valenza del T è da diversificare in Ta e Tb a seconda che l’insorgenza corrisponda a strutture laminari in rapporto con tessuti molli, rispettivamente a minore (T1a, T2a, T3a e T4A) o maggiore (T1b, T2b, T3b, T4b) valenza anatomo-chirurgica e funzionale.Pubblicazioni consigliate
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