Gli AA. Riferiscono sulle indicazioni cliniche e sulle metodiche di espansione chirurgica del palato. Si soffermano sulla propria esperienza relativa a 6 casi di espansioni chirurgiche del palato con innesto osseo autoplastico. Rilevano l’importanza della correzione chirurgica contemporanea delle gravi alterazioni occlusali, profilometriche e del deficit respiratorio nasale delle dismorfosi facciali caratterizzate da grave ipoplasia con retrusione e contrazione delle arcate e difetti di sviluppo trasversale del palato. La maxillotomia tipo Le Fort I e ½ secondo Obwegeser viene indicata come intervento particolarmente appropriato a questi fini, in associazione alla osteotomia intermascellare ed alla interposizione dell’innesto osseo. Gli AA. sottolineano inoltre l’importanza dello studio pre e postoperatorio con la tomodensitometria per la valutazione “in vivo” della anatomia chirurgica della struttura dismorfica e per il controllo dell’assetto e della evoluzione degli innesti e dei calli ossei dopo l’intervento.
Espansione chirurgica del mascellare superiore. Tomodensitometria pre e post-operatoria
CUTILLI, Tommaso;
1985-01-01
Abstract
Gli AA. Riferiscono sulle indicazioni cliniche e sulle metodiche di espansione chirurgica del palato. Si soffermano sulla propria esperienza relativa a 6 casi di espansioni chirurgiche del palato con innesto osseo autoplastico. Rilevano l’importanza della correzione chirurgica contemporanea delle gravi alterazioni occlusali, profilometriche e del deficit respiratorio nasale delle dismorfosi facciali caratterizzate da grave ipoplasia con retrusione e contrazione delle arcate e difetti di sviluppo trasversale del palato. La maxillotomia tipo Le Fort I e ½ secondo Obwegeser viene indicata come intervento particolarmente appropriato a questi fini, in associazione alla osteotomia intermascellare ed alla interposizione dell’innesto osseo. Gli AA. sottolineano inoltre l’importanza dello studio pre e postoperatorio con la tomodensitometria per la valutazione “in vivo” della anatomia chirurgica della struttura dismorfica e per il controllo dell’assetto e della evoluzione degli innesti e dei calli ossei dopo l’intervento.Pubblicazioni consigliate
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