L’ “Inverted Papilloma” del massiccio facciale costituisce una patologia di raro riscontro e di particolare interesse clinico terapeutico. La lesione epiteliale è rara, benigna, ma dotata di notevole aggressività locoregionale, elevata tendenza alla recidiva e, nel 5%-15% dei casi, alla trasformazione maligna. Gli AA sottolineano: 1) la necessità di un accurato studio diagnostico preoperatorio specie se il processo sia esteso ai seni paranasali con polisinusiti consensuali anche maxillo-sfeno-frontali, come in un caso venuto alla loro osservazione. In tal senso, per la definizione dei processi otseitici, ritengono opportuno verificare con TC la densitometria dell’impalcatura ossea interessata. 2) La opportunità di eseguire interventi estesi finalizzati all’asportazione totale della lesione, dei processi osteitici, e delle aree di ipodensità ossea limitrofe alla lesione papillomatosa documentate alla consolle TC. Ciò ai fini di una completa bonifica delle aree interessate che permette: a9 di scongiurare la esposizione alle recidive da parte di questo tipo di neoformazione particolarmente aggressiva; b) di bonificare i processi flogistici concomitanti, talora gravi; c) laddove siano presenti comunicazioni oro-antrali, di assicurare un terreno adatto all’attecchimento dei lembi per la loro chiusura. In tal senso viene preconizzato il ricorso ad interventi del tipo Pietrantoni-De Lima finalizzati alla bonifica di tutte le cavità sinusali per via transmascellare.

Patologia oncologica rara del massiccio facciale: "Inverted Papilloma"

CUTILLI, Tommaso;LEOCATA, Pietro;
1994-01-01

Abstract

L’ “Inverted Papilloma” del massiccio facciale costituisce una patologia di raro riscontro e di particolare interesse clinico terapeutico. La lesione epiteliale è rara, benigna, ma dotata di notevole aggressività locoregionale, elevata tendenza alla recidiva e, nel 5%-15% dei casi, alla trasformazione maligna. Gli AA sottolineano: 1) la necessità di un accurato studio diagnostico preoperatorio specie se il processo sia esteso ai seni paranasali con polisinusiti consensuali anche maxillo-sfeno-frontali, come in un caso venuto alla loro osservazione. In tal senso, per la definizione dei processi otseitici, ritengono opportuno verificare con TC la densitometria dell’impalcatura ossea interessata. 2) La opportunità di eseguire interventi estesi finalizzati all’asportazione totale della lesione, dei processi osteitici, e delle aree di ipodensità ossea limitrofe alla lesione papillomatosa documentate alla consolle TC. Ciò ai fini di una completa bonifica delle aree interessate che permette: a9 di scongiurare la esposizione alle recidive da parte di questo tipo di neoformazione particolarmente aggressiva; b) di bonificare i processi flogistici concomitanti, talora gravi; c) laddove siano presenti comunicazioni oro-antrali, di assicurare un terreno adatto all’attecchimento dei lembi per la loro chiusura. In tal senso viene preconizzato il ricorso ad interventi del tipo Pietrantoni-De Lima finalizzati alla bonifica di tutte le cavità sinusali per via transmascellare.
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