Sono stati studiati con Tomografia a Risonanza Magnetica (RM) 28 pazienti affetti da neoplasie del cavo orale (16 casi) e delle ghiandole salivari maggiori (12 casi). Preliminarmente alla RM è stato eseguito in 12 casi studio ecografico (US) e in tutti i 28 pazienti Tomografia Computerizzata (TC). La diagnosi RM è stata confrontata con l’esame istologico e con il riscontro chirurgico: La RM è risultata superiore alla TC in 3 casi di carcinoma spinocellulare e in 1 caso di cilindroma del cavo orale nel giudicare l’estensione del tumore. E’ risultata superiore agli US in 2 casi di neoplasie della parotide, mentre ha mostrato con maggiore evidenza rispetto alla TC l’estensione extraghiandolare profonda di tumori parotidei. Gli AA concludono che la RM è estremamente utile in fase prechirurgica nell’integrare le informazioni della TC in caso di tumore avanzato del cavo orale, non consentendo tuttavia di caratterizzare la lesione (i vari istotipi mostrano non significative differenze di intensità di segnale) e di stabilirne il grading. Nello studio delle lesioni focali delle ghiandole salivari, la RM può essere tecnica di secondo livello, preceduta sempre dagli US, per accertare l’eventualepresenza di lesioni multifocali della parotide ed eseguire lo staging.

Possibilità diagnostiche della Risonanza Magnetica (RM) nei tumori maligni del cavo orale e delle ghiandole annesse

CUTILLI, Tommaso;MASCIOCCHI, CARLO;
1987-01-01

Abstract

Sono stati studiati con Tomografia a Risonanza Magnetica (RM) 28 pazienti affetti da neoplasie del cavo orale (16 casi) e delle ghiandole salivari maggiori (12 casi). Preliminarmente alla RM è stato eseguito in 12 casi studio ecografico (US) e in tutti i 28 pazienti Tomografia Computerizzata (TC). La diagnosi RM è stata confrontata con l’esame istologico e con il riscontro chirurgico: La RM è risultata superiore alla TC in 3 casi di carcinoma spinocellulare e in 1 caso di cilindroma del cavo orale nel giudicare l’estensione del tumore. E’ risultata superiore agli US in 2 casi di neoplasie della parotide, mentre ha mostrato con maggiore evidenza rispetto alla TC l’estensione extraghiandolare profonda di tumori parotidei. Gli AA concludono che la RM è estremamente utile in fase prechirurgica nell’integrare le informazioni della TC in caso di tumore avanzato del cavo orale, non consentendo tuttavia di caratterizzare la lesione (i vari istotipi mostrano non significative differenze di intensità di segnale) e di stabilirne il grading. Nello studio delle lesioni focali delle ghiandole salivari, la RM può essere tecnica di secondo livello, preceduta sempre dagli US, per accertare l’eventualepresenza di lesioni multifocali della parotide ed eseguire lo staging.
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