Introduzione Nel processo di invecchiamento cerebrale la perdita delle capacità associative potrebbe essere considerato un marker cognitivo discriminante tra MCI e Demenza (Di Giacomo, 2012; Passafiume, in press). Obiettivo del presente studio è verificare il funzionamento dei processi associativi in età adulta in termini non di risposta corretta ma di tempi di decisione. Metodo. Ha partecipato allo studio un campione di 180 soggetti adulti (età media 27 anni, 4,3). Oltre a prove cognitive standardizzate, è stato applicato un test sperimentale di associazione semantica costruito in forma cartacea e informatizzato ad hoc per questo studio al fine di poter rilevare i tempi motori ed i tempi di decisione. Risultati. I risultati hanno confermato un più veloce utilizzo delle associazioni semantiche basate sul percettivo (funzione), mentre hanno evidenziato performance differenzi nelle categorie associative dell’attributo, della contiguità e superordinata. In particolare queste differenze sono apparse ancora più interessanti nella distribuzione del campione in fasce di età: i soggetti più adulti hanno tempi di decisione più lunghi rispetto ai soggetti più giovani, ma non in tutte le categorie associative. Nessuna differenza significativa è emersa nella differenza di genere (peraltro come era atteso) Conclusioni. Il nostro studio pone in evidenza come i soggetti durante l’arco di vita utilizzino le categorie associative come strategie di immagazzinamento/rievocazione ed elaborazione delle informazioni in modalità differenti rispetto alle epoche di vita. La velocità di utilizzo di alcune categorie rispetto ad altre nelle età diverse può rappresentare una base di partenza per l’analisi dei processi di perdita della capacità semantica: come è emerso in un precedente studio il deterioramento iniziale che si verifica è ascrivibile alle categorie associative astratte e gradualmente a quelle più prettamente percettive.

Uso delle differenti associazioni semantiche nell'età adulta

DI GIACOMO, DINA;M. Palmiero;PASSAFIUME, Domenico
2012-01-01

Abstract

Introduzione Nel processo di invecchiamento cerebrale la perdita delle capacità associative potrebbe essere considerato un marker cognitivo discriminante tra MCI e Demenza (Di Giacomo, 2012; Passafiume, in press). Obiettivo del presente studio è verificare il funzionamento dei processi associativi in età adulta in termini non di risposta corretta ma di tempi di decisione. Metodo. Ha partecipato allo studio un campione di 180 soggetti adulti (età media 27 anni, 4,3). Oltre a prove cognitive standardizzate, è stato applicato un test sperimentale di associazione semantica costruito in forma cartacea e informatizzato ad hoc per questo studio al fine di poter rilevare i tempi motori ed i tempi di decisione. Risultati. I risultati hanno confermato un più veloce utilizzo delle associazioni semantiche basate sul percettivo (funzione), mentre hanno evidenziato performance differenzi nelle categorie associative dell’attributo, della contiguità e superordinata. In particolare queste differenze sono apparse ancora più interessanti nella distribuzione del campione in fasce di età: i soggetti più adulti hanno tempi di decisione più lunghi rispetto ai soggetti più giovani, ma non in tutte le categorie associative. Nessuna differenza significativa è emersa nella differenza di genere (peraltro come era atteso) Conclusioni. Il nostro studio pone in evidenza come i soggetti durante l’arco di vita utilizzino le categorie associative come strategie di immagazzinamento/rievocazione ed elaborazione delle informazioni in modalità differenti rispetto alle epoche di vita. La velocità di utilizzo di alcune categorie rispetto ad altre nelle età diverse può rappresentare una base di partenza per l’analisi dei processi di perdita della capacità semantica: come è emerso in un precedente studio il deterioramento iniziale che si verifica è ascrivibile alle categorie associative astratte e gradualmente a quelle più prettamente percettive.
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