Fra i tumori del terzo medio della faccia ad origine dai tessuti molli, hanno un posto di rilievo per la loro frequenza e gravità i melanomi. Riteniamo di particolare interesse l’osservazione di cui diamo conto in questa nota, per la assoluta rarità delle dimensioni della neoplasia maligna, per la contemporanea assenza di diffusione locoregionale e metastatica, per il successo del trattamento chirurgico, sconsigliato in precedenza proprio per il carattere di malignità ed il pericolo di diffusione della neoplasia in seguito alla stimolazione chirurgica. La terapia chirurgica è stata intrapresa nel soggetto in fase pressocchè terminale per la grave discrasia ematica conseguente alle ripetute emorragie. L’intervento è stato eseguito dopo correzione del quadro ematochimico e valutazione Rx, ecografia e scintigrafia dei vari organi, che escludevano la ripetizione a distanza della neoplasia. Questa osservazione mette in evidenza l’esistenza di sia pur rari melanomi a sviluppo esclusivamente esofitico, di inusitate dimensioni, non invasivi, né metastatizzanti che possono giovarsi favorevolmente del trattamento chirurgico. Il che è da mettere in relazione alla immunogenicità, rivelatasi del tutto particolare, per questi tumori ed oggetto della più viva attenzione.

Melanoma maligno permagno centrofacciale. Trattamento chirurgico

CUTILLI, Tommaso;
1999-01-01

Abstract

Fra i tumori del terzo medio della faccia ad origine dai tessuti molli, hanno un posto di rilievo per la loro frequenza e gravità i melanomi. Riteniamo di particolare interesse l’osservazione di cui diamo conto in questa nota, per la assoluta rarità delle dimensioni della neoplasia maligna, per la contemporanea assenza di diffusione locoregionale e metastatica, per il successo del trattamento chirurgico, sconsigliato in precedenza proprio per il carattere di malignità ed il pericolo di diffusione della neoplasia in seguito alla stimolazione chirurgica. La terapia chirurgica è stata intrapresa nel soggetto in fase pressocchè terminale per la grave discrasia ematica conseguente alle ripetute emorragie. L’intervento è stato eseguito dopo correzione del quadro ematochimico e valutazione Rx, ecografia e scintigrafia dei vari organi, che escludevano la ripetizione a distanza della neoplasia. Questa osservazione mette in evidenza l’esistenza di sia pur rari melanomi a sviluppo esclusivamente esofitico, di inusitate dimensioni, non invasivi, né metastatizzanti che possono giovarsi favorevolmente del trattamento chirurgico. Il che è da mettere in relazione alla immunogenicità, rivelatasi del tutto particolare, per questi tumori ed oggetto della più viva attenzione.
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