Da almeno venticinque anni sappiamo con certezza che una sequenza sismica in atto aumenta la probabilità di una forte scossa, e siamo in grado di quantificare tale aumento. Può essere opportuno comunicare questi dati alla popolazione? Se sì, in che modo? Premesso che è stato dimostrato che l’uomo è dotato di un primordiale senso del caso in grado di supportare la percezione culturale del rischio, tale capacità antropologica basica di rilevare l’aleatorietà può bastare da sola per comprendere il senso di un indice di probabilità e coniugarlo in condotte precauzionali pratiche? Potrebbe essere viceversa opportuno tradurre questi dati numerici in un protocollo di livelli d’allerta espresso da una scala di pericolosità?
Il senso del caso nella savana della complessità: la percezione del rischio sismico in una prospettiva antropologica
CICCOZZI, ANTONELLO
2015-01-01
Abstract
Da almeno venticinque anni sappiamo con certezza che una sequenza sismica in atto aumenta la probabilità di una forte scossa, e siamo in grado di quantificare tale aumento. Può essere opportuno comunicare questi dati alla popolazione? Se sì, in che modo? Premesso che è stato dimostrato che l’uomo è dotato di un primordiale senso del caso in grado di supportare la percezione culturale del rischio, tale capacità antropologica basica di rilevare l’aleatorietà può bastare da sola per comprendere il senso di un indice di probabilità e coniugarlo in condotte precauzionali pratiche? Potrebbe essere viceversa opportuno tradurre questi dati numerici in un protocollo di livelli d’allerta espresso da una scala di pericolosità?Pubblicazioni consigliate
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