L'articolo mira a individuare in una lirica di Benart de Ventadorn la fonte di due immagini ch compaiono nella celeberrima poesia Ausi conme unicorne sui (RS 075, L 240.3), ossia quella dell'unicorno che viene catturato a tradimento dai cacciatori quando viene attirato nel grembo di una vergine come è avvenuto per il poeta, e quello della prigione in cui è rinchiuso l'Amante. La leggenda che riguarda l'unicorno è di origine greca e viene accolta nei bestiari in lingua latina e francese antica, in particolare in quello di Richard de Fournival, che ha tratto ispirazione proprio da Thibaut de Champagne. Le due lirice, occitanica e oitanica, condividono anche elementi formali.

Thibaut de Champagne e Bernart de Ventadorn: l'unicorno e la prigione

Lucilla Spetia
2024-01-01

Abstract

L'articolo mira a individuare in una lirica di Benart de Ventadorn la fonte di due immagini ch compaiono nella celeberrima poesia Ausi conme unicorne sui (RS 075, L 240.3), ossia quella dell'unicorno che viene catturato a tradimento dai cacciatori quando viene attirato nel grembo di una vergine come è avvenuto per il poeta, e quello della prigione in cui è rinchiuso l'Amante. La leggenda che riguarda l'unicorno è di origine greca e viene accolta nei bestiari in lingua latina e francese antica, in particolare in quello di Richard de Fournival, che ha tratto ispirazione proprio da Thibaut de Champagne. Le due lirice, occitanica e oitanica, condividono anche elementi formali.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11697/229780
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